Davvero mi spiace per voi dover cominciare un post con il più scontato e abusato “Ai miei tempi”, ma tant’è, avete cliccato, siete arrivati fino a qui e ve lo beccate come introduzione.
Il porno esisteva anche prima dell’internet, lo sapete tutti. E a dire il vero il porno esisteva anche prima dell’immagine riproducibile tecnicamente, vale a dire la stampa, la fotografia o il cinema. Anzi, il primo utilizzo della fotografia e del cinema fu proprio la creazione di immagini e filmati erotici e/o pornografici. Per capirci: la gente che viaggiava nel famoso treno dei fratelli Lumière, non appena arrivata in stazione cominciò a trombare. Per ovvie ragioni per la prima del primo film della storia la scena venne tagliata, ma sappiamo che andò così.
Ora, il perché di questa premessa: il porno esisteva, ma era geolocalizzato. In Francia guardavano porno francese, in Italia italiano, in Inghilterra o in Germania avevano attrici e attori della porta accanto, nel senso letterale del termine. Nelle stampe erotiche di Kitagawa Utamaro venivano rappresentati soggetti giapponesi, con gli occhi a mandorla e peni enormi. Vabbé, poi uno ci mette fantasia, desiderio e voglia di rivincita sulla natura.
Invece adesso, con internet e la globalizzazione, siamo in grado di assistere alla copula di genti di paesi e razze diversi dalla nostra. Addirittura certi siti specificano, oltre alla nazionalità e l’orientamento sessuale, anche la religione.
Volete un esempio? Non vi è mai capitato qualche titolo tipo: “Arab muslim lesbians”, “Israeli gay jewish”, “Hindu horny girl from Punjab”, “Italian Marò in New Delhi”? No? Che vite pallose che avete.
Se invece vi è capitato, vi siete mai chiesti cosa succede dopo? O meglio, cosa succede dentro.
Roland Barthes nel suo “La Camera Chiara” ipotizza l’esistenza, in fotografia, del champ aveugle, il campo cieco: tutto ciò che è al di fuori dell’immagine rappresentata, ma comunque esistente. Un bambino che in una foto sorride, a chi sorride, chi è l’oggetto della sua felicità? Noi non lo vediamo, ma esiste. Una strada di campagna, dove porta? Un treno, dove si dirige, quale sarà la sua prossima fermata?
E parlando di porno, facendo un passaggio ulteriore, cosa succede dopo l’eiaculazione? Il fatto di essere diversi, come popolo, come identità nazionale, culturale e di diverse religioni, oltre a farci comportare diversamente durante l’atto sessuale ha una qualche influenza nell’eventuale fecondazione? Ve lo siete mai chiesto? Io sì, e per due validissime ragioni: sono assetato di conoscenza e sto facendo un pediluvio che mi terrà con i piedi nella bacinella per almeno un’oretta, ergo, ho tempo da perdere.
Grazie a un fitto scambio di email tra me e un ricercatore esperto in nanopatologie autore di diverse pubblicazioni scientifiche tra cui: “Polveri sottili – Il Roomba è davvero efficace?”, “Eiaculazione precoce – Dalla A di Ahhh! alla B di Scusa… ”, ma soprattutto il testo sacro per la comprensione del mistero della fecondazione e della nascita “Mo so’ cazzi tuoi”, sono riuscito a catalogare i diversi tipi di eiaculazione a seconda della religione, razza e tifoseria di appartenenza.
Vediamo i più diffusi in rete.
Eiaculazione cattolica omofoba
Milioni di spermatozoi pronti a partire.
Uno, quello che si crede il più furbo di tutti: “Allora ragazzi, ora ci mettiamo qui tutti in piedi e leggiamo in silenzio!”
Gli altri: “Cazzo leggiamo, scusa?” – “In piedi? E chi ce li ha i piedi?” – “Oh, cretino, non è che abbiamo tutto ‘sto tempo!”
“Vabbé, allora prontiiiii… Via!” – “Chi arriva ultimo è un ricchione!”
Eiaculazione terrorista islamica
Milioni di spermatozoi pronti a partire.
Uno, il più furbo di tutti, convince gli altri a farsi esplodere in cambio di 72 ovuli freschi a testa. Qualche milione ci crede, qualche milione ci pensa, qualche milione non sa o non risponde. Nel frattempo quello si fa, tranquillo tranquillo una passeggiata di salute fino al gamete che non appena lo vede arrivare chiede: “E gli altri, scusa, ma non ho scelta?”
“Certo, puoi scegliere tra me, la lapidazione o lo sgozzamento”
“Che culo!”
“Oh no! Ancora?!”
Eiaculazione israeliana sionista
Milioni di spermatozoi pronti a partire. In Palestina.
Eiaculazione statunitense WASP
Milioni di spermatozoi pronti a partire.
“Allora, chi non ha il porto d’armi lo dica subito che non vogliamo pappemolli qui”
“Ma dove si va di preciso?”
“A portare la democrazia!”
“Sì, ok, ma dove?”
“Tutto questo dissenso mi snerva… ”
Eiaculazione italiana orientamento PD
Milioni di spermatozoi pronti a partire.
“No, scusa, questa cosa del più veloce è da discutere”
“Facciamo le primarie!”
“Io dissento”
“E LE QUOTE ROSA?”
“Ecco, figurati se non c’era la lesbica… ”
“Oh, io sono con voi, ma mi dissocio”
“Cazzo, Civati, ma non eri già venuto due giorni fa?”
“Sì, sui capelli. Bello scherzo che m’avete fatto!”
Eiaculazione virile casapoundiana
Milioni di spermatozoi pronti a partire.
“Camerati! Fecondi, o si muore!”
“Fecondi? Ma non dobbiamo arrivare primi?”
“Oddio, quello con la zeppola doveva capitare a noi… ”
“A NOI!”
“Ma che a noi! Dobbiamo arrivare all’ovulo!”
“E quando arriviamo, che facciamo?”
“Che domande, je menamo!”
Eiaculazione autore di Diecimila.me
Milioni di spermatozoi pronti a partire.
“Allora andiamo, eh?”
“Calmo, hai messo i tag?”
“E gli hashtag?”
“Poi dove cazzo vai tu, hai scritto il pezzo per lunedì?”
“Eccolo, è questo!”
“Fa schifo, o lo riscrivi o al prossimo reading ti facciamo leggere solo battute di Colorado Cafè dicendo che sono le tue”
“Io sono Charlie!”
“Oh, pizza e birretta sabato, chi c’è?”
“Io!”
“Anche io!”
“Perché siamo qui?”
“Ma che cazzo ne so, mi sa che non sapeva come finire il pezzo… ”.
[artwork by aMusoDuro]