[Sipario – luminescenza grigiastra, sfarfallìo, bagliore, rendering e infine anchor-woman]
Buonasera. Come annunciato, dopo una lunga e faticosa maratona di dichiarazioni, smentite, conferme, chiose, glosse, pareri, nuove smentite che hanno confermato precedenti incertezze, ci colleghiamo ora in diretta con il nostro inviato a Palazzo Grazioli, da dove sta per uscire l’ex-premier Silvio Berlusconi, il quale parlerà alle ore 12:30 dal palco allestito sul Campidoglio e – come già annunciato – confermerà la sua ferma intenzione di ricandidarsi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Giangianni Cristosanto sta seguendo lo svolgimento di uno degli eventi più attesi della stagione politica. Ci sei Giangianni?
– Più o meno.
Non ti sentiamo bene, Giangianni.
– Parlo più forte?
Hai il microfono al contrario.
– Ah.
Giangianni?
– Sì? No. No che non ho bevuto. Ti pare?
Giangianni, per favore, ci aggiorni sulla situazione invece di rispondere in diretta alle cose che ti dice la regia in cuffia?
– Oh, già, la situazione. Dunque. Ero certo che ce ne fosse una. C’è, c’è. È qui dietro. Alle mie spalle potete vedere la folla osceanica che si è radunata davanti al Palazzo d’Inverno…
Grazioli. Palazzo Grazioli.
– Grasioli. La folla marittima che si è coadiuvata davanti a Palazzo Raizuli, che è questo palazzo qui, qua dietro, è divisa più o meno in tre segzioni, tre fasi diciamo, tre tronconi stagflazionanti, insomma che sostano, anche se un po’ si muovono, ma principalmente ci sono lì in quel punto. Ci sono i sostenitori dell’ex premier che osannano e attendono il momento fatidico, ci sono i contestatori anarco-insurrenali, là in fondo all’angolo di Piazza Venezia – forse riuscite a vederli, sono quel gruppo di ottuagenari che stanno sparando musica dal magnanastri, canzoni come Nostra Signora dell’Ipocrisia di Guccini, Io Penso Positivo e Brother Louie dei Modern Talking, mi pare. Il capo di Stato Maggiore Dennis Verdini (o Denis, o Denise)
Denis. Giangianni, dobbiamo interrompere il collegamento, temo.
– Denis, il collegamento è mio non azzardatevi, dunque Denis Bernini, Capo di Stato Maggiore, ha già predisposto imposure minanti di sicurezza per impedire che i rivoltanti possono semmai interferire con la cerimogna.
Giangianni, è una cosa penosa, ridacci la linea o almeno datti un contegno e riassumi i fatti.
– Sta’ zitta baldracca, dunque i fatti precedenti si sono svoltisi come consegue: alle ore 11:30 ora locale di qua del fuso orario del Bar da Nino di Rione Monti il gabinetto di Guerra della rineoformata Forza Italia ha ufficializzando la candidatura di Silvio Berlusconi a presidenziare di nuovo l’Italia. Alle critiche sgiumente
Sgomente
– Sgomente di tutt’Italia e di tutt’Mondo per le pessime condizioni del fu premier e alle gravi perplessaggini sulla possibilità che Berlusconi possa dare una svolta alla drammaturgica situazione del paese – maiuscolo, Paese – i nibbi di Forza Italia
Falchi.
– Falchi di Forse Italia hanno risposto con un coro unanime di parole a caso ma però cattive e pure srammaticate, dichiarando che Perluscone è sempre stato e sempre sarà il loro candidato, qualisisasi siano le condizioni in cui riversa, perché è stato investito dal popolo e il popolo è sovrano e il popolo è il popolo che è il popolo del popolo nel popolo sul popolo per il popolo, tutto il popolo. Al che 62 gruppi parlamentari del PD hanno alzato le mano e hanno convenuto che bisogna battagliarlo politicamente e non per magistraturificio perché è così. I rimanenti 78 gruppi pallamentari hanno detto boh non sa non risponde creando un vuoto stituzionale in cui si ha inserito Beruscogni puntalissimo ahò che incurante delle sue condizioni di salute ha dichiarato che l’Italia è il paese che lui vuole bene, promettendo di abolire tutte le tasse e di finanziare il bilancio o la bilancia vendendo delle cose a qualcuno, magari anche cose sue che c’ha lui. Attenzione! Ecco! Vedete che sta uscendo, sportato da quattro uomini della sporta.
Lo vediamo, Giangianni. Tu che sei più vicino, puoi confermarci che si tratta di Mogano, come preannunciato?
– Mocano.
Giangianni…
– Sissì, ho qui in giro da qualca parte il referto no il preventivo in copia fornitami dallo stuff Palazzo Marzioli, si tratta di una splentita bara in Mogano con fregni
Fregi.
– Fregi in oro zecchino e rifinitruzze in pellicciotto Annabella di Pavia, poi sì, c’è zincatura e tutto per tenere comodo il corpo del premier. Come i gnegnespettatori sapranno e come non gliene fregaséga, il premier Berlusconi è stato dichiarato decesso oltre tre settimane fa dalla magistratura, che si è disassociata dall’attribuzione dicendo che era semplicemente il referto del medico legale che loro hanno firmato – morte soprassunta per rottura della pompa interna peniena e consecutivo menarca
Emorragia.
– Morragìa. Il cesso di guerra di Forza Italia comungue ha dichiarato che il decedimento è un inaudito complotto magistrale, cioè della magistratura, che il premie andrà benissimo anche così e quelli della sinistra pure sono morti che camminano ma peggio e adesso potete vedere il feretro che viene portato al Campidoglio per il discorso di autoinvestitura.
Grazie Giangianni. Mi raccomando non perdere il corteo e tienici aggiornati.
– Pure?
Giangianni non piangere in diretta per favore.
– Torno al bar, a raccogliere il popolo, cioè, le voci o boh i silenzi del popolo, chissene, ciao.
… Ringraziamo Giangianni Cristosanto e riprendiamo il collegamento dai nostri studi di Roma. Dunque avete sentito, la situazione è confusa e lo stallo istituzionale sembra destinato a durare. Per sempre. Ora daremo la linea a Carlo Conti, o a Barbara D’Urso, o a qualcuno che ti sa crepare l’intonaco con un sorriso, ma non appena il cadavere dell’ex-premier – il quale, vi ricordiamo, è avanti di 16 punti nei sondaggi – sarà pronto a parlare, ci ricollegheremo finché morte non ci separi. Noi del servizio pubblico e voi servitori dei servitori del servizio pubblico. Rimanete sulle nostre reti. Siamo una squadra fortissimi.
[Sipario. O meglio, sudario]