Risunto delle puntate precidenti – Legete la puntata precidente.

Senza voce e no piu capace a scrivere, come se prima invece lo ero, mi rendo conto che cuesto superpotere fa abbastanza scifo: no poso salvare la gente, no poso menare i cativi, non riesco risolvere conflitti o riparare torti e ingiustizie verso i più deboli… Ogni tanto ho come un rigurgito di normalità, ma dura un cazo. Devo andare dal dotore, voglio guarire, voglio tornare come prima, prima di questo superpotere che mi ha trasformato in un sensitivo bimbominkia. Oh, ho scritto tutto giusto, forse e pasato. No eco, te pareva.

Mi presento nel primo pomerigio dal dotore di familia, avendo cura di aver tolto lautocoretore a word se no questo pezo lo finivo alla finale dei mondiali di Brasile.

Come al solito dal dotore cè la fila, con grande sforzo riesco a porre la domanda che nelle sale d’attesa si tramanda oralmente di padre in figlio: “Chi è l’ultimo?”.

Mi risponde un vecchietto dall’aria dimessa – “Io” – dice il vecchietto. Lo guardo bonariamente e alzando l’indice e il medio della mano destra gli rispondo: “In verità, in verità, ti dico, tu sarai il primo”. Il vecchietto, altrettanto bonariamente, mi sorride e mi manda affanculo, ma ne è valsa la pena, ho sempre voluto fare il Gesù dele ASL.

Dopo un’atesa durata tanto quanto un semaforo in Viale Forlanini alle 18,30 di venerdì entro dal dotore di familia, che mi conosce, ma ogni volta fa finta che no.

Prendo carta e penna dal suo scrivania e gli scrivo:

Caro dotore,

ti scrivo perché no poso parlare, come legi no poso manco scrivere ma ci provo. Penso che prodoto anticalcare nela mia ferita su dito mi ha conciato come un parlamantare 5 stelle, se vuoi ti facio vedere tuti gli scontrini di ultimo mese. Poso vedere cose private di cose e persone, ma non o abusato, giuro, o solo letto giornale di gente famosa e Padri Pii. Voglio guarire, voglio antidoto, voglio abolire i privilegi di mia malatia.

Grazie.

Il dotore, dopo aver letto, mi scrive a sua volta.

Caro paziente,

Non è la prima volta che mi capita un caso simile. Nella maggior parte dei casi l’effetto svanisce in pochi giorni. Tornerà a scrivere e parlare, ma nella sua mente i pensieri si confonderanno sempre più rendendole molto difficile poter prendere decisioni sensate. Lei vivrà, tranquillo. Anzi, forse molto più tranquillo di quanto non avrebbe mai vissuto, ma dovrà convivere con pensieri stupidi. Purtroppo non esistono antidoti o cure. Le consiglio di entrare in politica davvero, non per il bene del paese, ma un cretino in più o in meno, a questo punto, non fa differenza.

Arrivederci e buona fortuna.

Con molta difficolta, rispondo.

Dotore,

La prego no voglio vivere con pensieri stupidi. Se no posibile vivere come prima, mi aiuti ha morire.

Il dottore prende un altro foglio e dopo pochi minuti di veloci scarabocchi me lo passa.

Come le ho detto, non posso guarirla, però sì, posso aiutarla a porre fine alla sua sofferenza. Il fatto che lei si renda conto della sua situazione renderà il tutto molto più veloce e probabilmente meno doloroso. Quello che cercherò di fare sarà di accelerare il processo degenerativo. Ora, la prego, chiuda gli occhi e pensi alla cucina creativa con la mozzarella Santa Lucia, si rallegri dell’intervento USA in Siria, gioisca della vittoria del Milan contro il Psv, consideri il votare PD come una valida alterantiva a vent’anni di malgoverno e nello stesso tempo valuti la grazia a Berlusconi come rimedio contro una devastante crisi di governo, mentalmente compri una 500L e la porti a fare il primo tagliando, acquisti una casa con un mutuo 30ennale, si rattristi della separazione tra Cassel e la Bellucci.

Mentre leggevo, i pensieri svanivano e cominciarono, in dissolvenza, ad apparire i titoli di coda…

Autore – Coq Baroque

Pubblicato da Diecimila.me

Su www.diecimila.me

Agosto 2013

Si ringraziano, in ordine sparso:

Vincent Cassel

Viakal

Daniel Keyes

Algernon

Kyan Khojandi

altri

FINE