Casa Bianca, interno, giorno.

Il presidente, mimando una cornetta all’orecchio, si esprime sottovoce in uno stentato gergo italio-statunitense:

– “Allora maresciallo Badoglio, il vostro esercito è allo sbando, la marina e l’aeronautica inesistenti, you cracked up. Noi possiamo riconoscere pubblicamente il vostro governo e dare appoggio, armi, logistica, all’insurrezione popolare, la resistenza. A parte questo ci godiamo il sole, regaliamo cioccolata militare, very shitty chocolate, infiltriamo un po’ di agenti della CIA e bombardiamo alla grande, finché i nazisti non finiscono di ritirarsi. Ci sarà qualche strage di civili qua e là, but, you know, i nazisti sono così, ed è la guerra. Poi: prestiti, big money, vi indebitate, sì, ma ripartite alla grande. Che ne dice?”.

Barack Obama e Matteo Renzi, detto il Bomba, sono da soli, in piedi sui due podi a prepararsi per la messa in onda. Si fissano negli occhi, parlandosi a voce bassissima, recitando con espressione molto seria, concentrata.

– “Generale Eisenhower, non so di cosa stia parlando, i miei rapporti parlano di un morale altissimo nelle truppe!”, ma qui il Bomba non ce la fa più, ed esplode.
– “Ahahahahahahah! Oddio! Ahahahahahahah! Mi piscio sotto!”.
– “Matteo! Fuck, sei crollato subito… pensavo che saresti riuscito a stare al gioco! Ti avevo scritto apposta prima del meeting! To have some fun together. Sai che questi meeting sono a pain in the ass, you know”.

Intanto i tecnici televisivi si avvicinano e prendono posizione. Obama e Il Bomba proseguono sottovoce, senza mimare più la telefonata

– “Ok, Barack, mi dispiace, però dai, basta cazzate, dovrò pur rendere conto di quest’ incontro”.
– “Ok, va bene… e allora, Matteo…” – prosegue Obama con aria annoiata – “così, informally, come vanno queste riforme?”.

Il Bomba, abbassando di molto la voce: “Secondo me è la volta buona”.

– “What?
– “No, dico, è la volta buona, de rait taim”.
– “Matteo, I don’t understand, the game is over, please”.
– (a voce ancora più bassa) “La volta buona, ho detto, la volta buona che ripartiamo…”.

La voce de Il Bomba è ormai un sibilo. Obama si china e si avvicina per sentire meglio:

– “…diventiamo un Paese dinamico, cambiamo, ci aggiorniamo, rispettiamo finalmente le regole del gioco…”.
– “Listen, Matteo, ora ti spiego una cosa… politics… la politica, you know, in Italia soprattutto…”.

A quel punto Il Bomba esplode all’improvviso: “BOOM! CAZZO!”, spaventando Obama a morte.
– “WHAT THE FUCK! YOU’RE NUTS!
– “Ahahahahahahah! Cazzo! Ho vinto! C’hai creduto, faccia di velluto!”

Il Bomba ride sguaiatamente per pochi secondi, poi si ferma di colpo, si ricompone e si riaggiusta la cravatta.

– “What? You’re a fucking…

Ma ormai i tecnici sono troppo vicini e, anche se distratti, potrebbero aver notato qualcosa. Obama si arrende, ricompone l’espressione, la postura, e riprende a parlare nella sua lingua.

È arrivato il momento di andare in onda.