Roma, rione Pigna, in un prossimo futuro. L’automobile di Matteo Renzi, detto il Bomba, si ferma di fronte Palazzo San Macuto.

VINCENZO DE LUCA: “Ma che ci facciamo qui?”.
IL BOMBA: “Hai promesso che saresti venuto a trovare la pinguina una volta fuori”.
– “Ma io non sono mica finito dentro! Comunque, quella era una minaccia”.
– “Non si dicono le bugie alle monache! Dai, su, entriamo, dovete far pace”.
– “No. Manco scannato”.

Il Bomba gli apre la portiera e lo spinge fuori. Entrano, salgono una rampa di scale che finisce in una porta e il Bomba, guardando De Luca come a pregarlo di comportarsi bene, bussa.

ROSY BINDI: “Chi è?”.
– “Sono Matteo, sorella. C’è anche Vicienzino”.
– “Entrate. Salve, figliuoli. Sono contenta di rivedervi. Accomodatevi. No, figlioli, non in piedi, qui vicino, davanti a me, sui banchetti. Fatevi vedere bene in faccia. Vicienzino! Che brutta faccia! Non t’ha fatto bene la prigione!”.
– “Ma quale prigione? E la faccia la tengo così. E ho vinto lo stesso, cazzo!”.

La suora, che teneva nascosta una bacchetta sulle ginocchia, gli dà improvvisamente una stecca sulla mano. Fortissimo.

– “Ahia! Mannagg’ ‘a Maronn…” subito, un’altra stecca “Ahia!” e il Bomba: “Smettila! Sei qui per far pace!”.
Vicienzi’, comportati bene! Figliuoli, qui la situazione è drammatica. Il Vescovado ha tagliato i fondi. Qui ci sfrattano, divententerò una missionaria: Africa, America Latina. Finirò alle Missioni”.
– “Sì, certo, è stato il Vescovado”, sussurra il Bomba strizzando l’occhio al compare, poi interviene De Luca “Ma scherziamo? Non c’è problema. Facciamo al volo un nuovo orfanotrofio. Sul lungomare di Salerno. Penso a tutto io, promesso. Andiamo, Matteo”.
– “No! No! Non lo accetto! Non voglio niente da te e i tuoi amici!”.
– “E si pop’ ‘nu mobile antic’. Ahia!”.
– “Scusa, figliuolo, che cosa hai detto?”.
– “Le ho offerto il mio aiuto”.
– “Hm”.
– “… poi io ho detto: E si ‘nu mobile antic’. Ahia!”.

Il Bomba alza il tono: “Adesso basta. Sorella Rosy, Vicienzino ha mancato di rispetto, vero Vicienzi’?”.
De Luca, obbediente: “Sì… scusi, mi perdoni sorella Rosy”.
-“E lei sorella, gli darete modo di aiutarvi? Ecco, bravi, stringetevi la mano. Sorella, che dire, fate buon viaggio”.
La suora, malinconica: “Cari figliuoli, andate in pace”.

All’uscita del palazzo, il Bomba fa un cenno d’assenso ai trasportatori e De Luca si scosta per farli entrare.

– “Be’, è andata bene, no, Matteo? Cornut’ ‘e mazziat’“.
– “Certo che è andata bene, mica era un test su di me”.