Sayid si ritrova in un bazar di Baghdad, circondato dalla folla del primo giorno di saldi e da un numero poco rassicurante di soldati americani. Confuso, chiede che anno sia a una signora in burqa, che invece è l’ombrellone chiuso di una bancarella. Riprova, e questa volta gli danno del drogato. L’ultima cosa che ricorda è che stava correndo con una bomba in mano. Ora invece cammina lento, e la bomba la porta legata addosso, tipo kamikaze: “Eh no, dài, un’altra!”. In un baleno la folla sparisce, mentre la sua fronte si riempie di puntini rossi, versione laser della scarlattina. Sayid alza le mani per arrendersi, così gli americani posso sparargli agevolmente. Un lampo e un suono di risucchio lo riportano sull’isola, di fronte a Desmond, Hurley e Ben, che subito si presenta come George W. Bush, ricevendo in cambio la frattura del setto nasale. Guarirà in 30 minuti.