Ora che ho la vostra attenzione, grazie a questo ricercato titolo suggeritomi dal mio lato femminile (più precisamente, la parte del mio lato femminile che si è fatta suora, e per di più dell’ordine delle orsoline), nonostante il fatto che probabilmente, mentre leggete, sia un afoso sabato pomeriggio quasi estivo, e su internet ci siano: un venditore di cocco che si è perso, mia zia lato materno che sarebbe meglio non leggesse certe cose che scrivo sulle congregazioni religiose, tre aspiranti giornalisti che fumano in penombra e gente che ha fatto il dritto da venerdì notte e chi sa che cazzo si è preso (ah, a proposito di giovani: approfitto per dire che la Red Bull mi fa schifo e che quella volta che ne ho provato un sorso mi sembrava un acquitrino di sciacquo degli acquarelli, perché già amavo le allitterazioni e i campi semantici): Ilias Kasidiaris.
A parte che “Alba Dorata” è un nome che ispira subito simpatia perché richiama pratiche di pissing e di urofagia comsumate di mattino presto, con il favore del freschino e dell’alzabandiera, adesso stai a vedere che è colpa di un nazista se, dopo aver gavettonato una tipa, ha pigliato a sberloni una ciaciona che, a ben vedere, l’aveva addirittura provocato tirandogli 2 o 3 fogli dopo che il giovine Kasidiaris aveva tentato di rinfrescare la collega palesemente accaldata. Stai a vedere che la storia non ci ha insegnato niente, che sommando corruzione dilagante, crisi economica, caduta di credibilità delle istituzioni, ignoranza e apparizione di un “uomo forte”, è colpa loro se tornano fuori i nazifascisti. Sarebbe come dire che la colpa è tutta della somma e che gli addendi non c’entrano nulla. Una persona con un minimo di buon senso, degli occhiali a goccia e dei possenti avambracci, per forza ti diventa nazifascista. E poi, dai!, voi non l’avreste menata, la ciaciona, in un attimo di trasporto in cui la stessa incarnava la bidella cattiva, la zia fastidiosa che ti chiede se hai la fidanzata o hai finalmente trovato un lavoro o la vicina di casa che da piccolo minacciava di bucarti il pallone?!
È che siete gelosi, che l’ardito Kasidiaris se l’è permesso e voi no, di pigliare a malrovesci la vecchia con maschio e giovanile furore. Siete solo gelosi e vorreste essere come lui, ricco e circondato da donnine che vi rispettano finché sono di fronte a voi e le pagate direttamente o indirettamente per denudarsi ai vostri festini, mentre vi si sfascia la famiglia attorno e la vostra stessa moglie dice che siete da curare.
No! No! Vacca boia, col revisionismo storico si rischia di far confusione, quella era un’altra roba. Ero partito così bene con l’essere fascistoide ma mi sono distratto un attimo e ora mi trovo nel mainstream fino al collo.
Bisogna stare concentrati, per fare del revisionismo, che noi ne abbiamo bisogno perché tra un po’ arriva la fame vera ed è un attimo uscire dalle grazie dei vincitori.
Io me li vedo, gli storici o gli scrittori del passato che parlano coi vincitori e dicono “No, dai, non posso.” e i vincitori a rispondere “Ma smettila, che abbiam vinto noi e scrivi da farci sembrare nobili e eroici e vedi pure di nobilitare i nostri antenati e le loro imprese. Mangiare! Ti piace mangiare?” “Va bene.” dovevano dire gli storici e gli scrittori, “Va bene.”, e scrivevano.
Quindi, tutti buoni e tranquilli, tenere presenti i corsi e ricorsi storici vichiani come fossero un proattivo dito nel culo e aspettare un nuovo “uomo forte” senza tante polemiche mainstream su tipetti spontanei dalla cinquina facile.
Se no, vuol dire che non vi piacciono i palestinesi!