Non vogliamo farvi del male: vogliamo solo studiarvi.

Stavo passeggiando sulla battigia dopo una burrasca, col vento ancora forte – tutto uno svoladizzo di gabbiani e asciugamani reduci e abbandonati sui terrazzi degli alberghi –, quando ho visto un tronco portato dal mare uguale uguale a Cruciani quando fa l’espressione del tronco portato dal mare con la faccia di Cruciani, cioè sempre, e a quel punto ho realizzato che dovevo dirvelo: tutto vero, semplicemente tutto vero. Omeopaticamente vero, ma vero. Come il fatto che sono andato in campeggio e ci ho trovato una piazzola da camper prenotata per l’ego di Andrea Scanzi, alloggiato in un vicino hotel.

Ogni tanto – ma tanto – seminiamo una scia chimica che cambia davvero il clima, ogni tanto – ma tanto – facciamo funzionare il metodo da santoni à la Vannoni, ogni tanto – ma tanto – mettiamo nei vaccini qualcosa che fa male e ogni tanto – ma tanto – mettiamo nell’Oscillococcinum qualcosa che fa bene.

Per distrarvi, per confondervi, perché non siete ancora pronti.

Ma manca poco. Vi osservavamo da Pianeta Madre tramite le nostre microspie cosmiche, dopo avervi installato nel DNA che dovevate pure trovarle carine e postarne milioni di foto su internet: i gatti. Pensateci: esiste forse, e viene trattato così bene, un altro animale che non tenete al guinzaglio o in gabbia, che nutrite e coccolate, che non risponde ai comandi, che non fa un cazzo tutto il giorno e che non vi caga?

Esatto: non esiste. I gatti stanno di fianco a voi e vi spiano da migliaia di anni: infatti, quando li vedete incantati che guardano nel vuoto, stanno trasferendo dati a noi, a Pianeta Madre.

E abbiamo iniziato ad arrivare, confondendoci tra di voi. Ma non vogliamo farvi del male: vogliamo solo studiarvi.

Questa spedizione di primi Coloni è stata chiamata “Uku – klux – klan”, perché ci piace vestirci comodi e, soprattutto, per il mezzo che utilizziamo per comunicare tra di noi Coloni. Voi, distratti ad arte, non ci avete fatto caso, anche se è sotto gli occhi di tutti. Non avete notato che stanno fiorendo ovunque gli ukulele?!

Tutti hanno un amico che ha iniziato a suonarlo, “Somewhere over the rainbow” è ormai temuta nei negozi di strumenti musicali quanto “Stairway to heaven”, frotte di persone hanno iniziato a esercitarvisi, ottenendo frequenze gradevoli come il suono di un campanello da Graziella legato a una sveglia meccanica messa nel cestello di una lavatrice in centrifuga buttata giù da una scala a chiocciola.

Facilita pure la comunicazione con l’universo, peggio dei bonghi: dopo due accordi, è inutile, ti volti e chiedi “Scusa, hai da fare un filtro?”. Come prendete un ukulele in mano, fateci caso, sviluppate dipendenza, e ciò che non sapete è che il vostro organismo si prepara a ricevere noi Coloni. Da dove entriamo e dove ci installiamo noi Coloni – esattamente – preferirei non specificarlo, anche se penso che spieghi già tutto la parola “Coloni” e la simpatica ironia del nostro logo segreto, raffigurante Mario Adinolfi e Israel “Iz” Kamakawiwo’ole nudi, che si praticano contemporaneamente del sesso orale.

Noi, quel logo, lo chiamiamo “I Ringo Big Big Big Boys” o – più informalmente – “il Tao dei ciccioni”.

Ma non vogliamo farvi del male: vogliamo solo studiarvi. Tanto, se vi bevete che abolire l’Articolo 18 è una priorità utile a rilanciare l’occupazione, vi bevete anche questa.

[artwork by aMusoDuro]