Mi sono distratto un attimo perché ho avuto tanto tanto da fare con la mia attività di Borsaro Nero, che è un lavoro che mi sono inventato una volta in cui mi ero ubriacato di digestivo e che consiste nel vendere borse e accessori, però lo devi fare di fronte al mare e cercando di assomigliare a un pirata ed un signore, professionista nell’amore.

Poi sono stato anche male, tanto che un giorno sono stato a letto 16 ore consecutive, addirittura senza mai masturbarmi e constatando che speriamo ch’io muoia di botto perché se mia moglie dovesse curarmi, faccio prima a dirle che mi lasci lì se no le rallenterei la fuga, tanto non mi caga. Nel frattempo, sono successe un sacco di cose che mi hanno portato a dire “Lasci, lasci!” quando il mio banconista di qualunquismo, al mio consueto chiedergli due etti di qualunquismo, mi ha detto “Son andato un po’ lungo, ne ho tagliati cinque chili, lascio?”.

Tipo.

Hanno rieletto Presidente degli Stati Uniti d’America il meno peggio tra i due, uno che ha vinto il Nobel per la Pace ma ha ribadito il suo sostegno al diritto all’autodifesa invocato da Israele, che è come dire che se un bestione mi si piazza in salotto e inizia a fare il prepotente e mi mena di continuo e io dopo un po’ provo a dargli un ceffone e lo piglio pure bene, il bestione mi incassa in un angolo e mi riempie di mazzate menando forte forte ma un altro bestione più grosso che vive di là dell’oceano gli dice che fa bene, che io mica posso mollare dei ceffoni così, come mi gira. C’è anche da dire che il bestione è ricco e bianco, il suo hobby preferito è violare risoluzioni ONU e che io sono povero e marrone. Beige, ben che vada. Chissà come ho fatto a permettermi un salotto.

Inoltre, ho visto al volo Servizio Pubblico e ho appurato che Briatore è uno in grado di far fare bella figura pure alla Costamagna, e che comunque se vuoi parlare con Briatore devi dare da lavorare ad almeno 1200 persone, se no per lui non conti un cazzo.

Un giorno poi è successo che hanno menato degli studenti a una manifestazione – ma tanto non ci sono numeri identificativi sulle divise – e pare abbiano tirato dei lacrimogeni a strappo (che non so cosa vuol dire, ma penso c’entri il velcro, tipo) dalla sede del Ministero degli Interni. Invece poi no, viene fuori che son rimbalzati, che erano stati tirati da fuori. Hey Stato, ti tirano i lacrimogeni addosso al Ministero! Io, se fossi Stato, mi preoccuperei. Pensa che culo se inzeccavano una finestra; avremmo avuto gli identificativi sulle divise in una settimana. Invece no, è una cosa lunga, se mai si farà, tipo la Legge Elettorale o quella sui Rimborsi Elettorali, mica come per la Riforma delle Pensioni, che ci han messo un mese.

Il ministro degli Interni poi è stato contestato, qui a Rimini, e ha risposto agli studenti “Sapete cos’è il fascismo? Sapete quali sono le forme di squadrismo?”, ma non è che voleva polemizzare: chiedeva informazioni, altrimenti non si spiega che nessuno intervenga alle celebrazioni a Predappio o quando Formigoni va dietro le quinte della Parodi. Intanto mi hanno chiesto due euro per votare alle primarie e io, che ho sempre votato a sinistra e che per anni mi sono abnegato per finanziare il Partito sfondandomi di seppia coi piselli, piadina con la salsiccia e polenta con le vongole alle Feste dell’Umidità ma che ho smesso nel 2010, da quando la Finocchiaro ha regalato l’iPad ai senatori del PD, non glieli darò.

Neanche uno, né quello per Papa, né quello per Giovanni.