Il mio ritorno in Italia sarebbe stato sicuramente più traumatico se non avessi scoperto che, durante la mia lunga assenza, al desolato panorama televisivo si è venuto ad aggiungere il magnifico canale: Real Time. Ormai ne sono drogato, non posso farne a meno. Lo guardo da quando mi sveglio fino a prima di addormentarmi. A volte punto la sveglia di notte per non perdermi le repliche. Se in cucina mi cade una carota, mi giro di scatto per vedere se Gordon Ramsay mi ha beccato e mi sta già calando i pantaloni. Cucino solo con del lubrificante a portata di mano. Quando mi lavo la faccia, cerco istintivamente un fondotinta trasparente per quelle brutte brutte macchie sotto gli occhi, proprio come mi consiglierebbe Clio. Poi mi accorgo che è solo il sugo della sera prima, quando mi sono addormentato con la faccia nel piatto fondo degli spaghetti, mentre Alessandro Borghese diceva che per la pasta bisogna usare il piatto piano, e che quello fondo serve solo per le zuppe. Per la vergogna li ho rotti tutti e adesso uso solo quelli di plastica, tanto chi cazzo ci viene a fare l’ospite nel mio schifo di monolocale? Poi guardo “Adolescenti XXL”, quelli vengono rinchiusi per un anno in una prigione di fantozziana memoria a mangiare cibi senza calorie, come la Caesar’s Salad con il tofu al posto del pollo, la carta velina verde al posto dell’insalata, la fantasia al posto dei crostini e l’immaginazione al posto delle acciughe. Il tutto condito con le loro lacrime, per poi tornare nel week-end dai genitori, che li pigliano per il culo e li portano da McDonald’s a mangiare insalate low fat, mentre i fratelli si strafogano di Double Cheese Crispy Bacon Xtra Fat Ketchup Mayonese Tonno e Fried Tomatoes.

Papà: “John, Frank e Margareth possono mangiare tutto quello che vogliono, quindi non capisco perché dovrebbero rinunciare alle loro sanissime calorie solo perché Jenny, come succhia 10 grammi di sugna, sfonda una sedia. No, davvero, non lo capisco, io sono un bravo genitore, è lei che è una fottuta cicciona col metabolismo da latino-americana. E poi assomiglia tremendamente al nostro ex giardinere messicano”
Jenny: “Sure dad, I love you so much. Cabron, hijo de puta. Me cago en tus muertos. Tonto del culo, la madre che te pariò. Is always nice to be back here with you, guys!”

Poi c’è anche il programma della mamma libertina che va a rimettere le cose a posto nella casa delle mamme ansiose.

Mamma Ansiosa: “Io mi ricordo com’erano le feste quando avevo 16 anni, non voglio che mia figlia vada a quelle feste e faccia quelle cose!”
Mamma Libertina: “Mi stai dicendo che a 16 anni tu andavi ai party del college, ti sfondavi di superalcolici e stanno ancora girando in rete le tue prodezze nelle categorie: interracial, gangbang, one white drunk girl five black dicks, one white girls eight chinese dicks, one white girl and too many dicks to count?”
Mamma Ansiosa: “Be’, no, se guardi bene riesci a contarli”
Mamma Libertina: “Ricordati, prima di essere una madre, tu eri una gran vacca, vuoi togliere a tua figlia questo piacere?”
Mamma Ansiosa: “Hai ragione, le permetto di andare al party!”
Figlia: “Ehm, io domani ho il compito di biologia, vorrei studiare…”
Mamma Ansiosa e Mamma Nonmifaccioicazzimiei: “No, tu ora esci, vai al party, prendi limone e sale e se non ti sfasci di tequila non torni a casa! Devi trascinarti, anzi, meglio se una macchina senza targa con Puff Diddy a palla ti molla svenuta davanti alla porta!”
Figlia: “Ma mamma… Biologia…”
Mamme: “Biologia un cazzo. Vedi di tornare con un tatuaggio e un matrimonio da Las Vegas, se no niente tele per un mese. E cerca di rimanere incinta che ti mandiamo a 24 Ore in Sala Parto“.

Ho anche pensato a una serie di format che avrebbero sicuramente successo se solo venissero prodotti.

Adolescenti Deficienti – La telecamera segue la giornata di alcuni adolescenti con il conduttore, io, che mollo ceffoni ogni volta che usano la K negli sms. Alla sera si vede chi è più gonfio.

Dai che ce la fai! – Come in un film dei fratelli Vanzina, della gente comune mangia portate esagerate di pasta al ragù, rutta, scoreggia, parla di politica, calcio, programmi Rai e Mediaset. Il vincitore viene giustiziato.

Trova l’obiettore – Diverse attrici, in diverse città italiane, fingono di cercare la pillola del giorno dopo in diversi consultori; nella borsetta portano con loro una Beretta calibro 45. Vince chi finisce prima il caricatore.

40enni con le palle piene – Una telecamera fissa, a casa mia.