«La solitudine genera insicurezza, ma altrettanto fa la relazione sentimentale»
(Z. Bauman)
Agosto. Ore 17.24.
Il Merda, occhiali da sole in testa, sandali e calzoncini rossi, seduto in terrazza, si gode il primo pomeriggio di vacanza. È ospite a casa di amici, al mare, dentro uno di quei comprensori fatti di seconde case condonate, vialetti e pineta, il tutto ad appena dieci minuti di macchina dalla spiaggia, al netto dei semafori, del traffico e della costante di attrito.
Immerso nel silenzio pomeridiano, tipico del post-ferragosto e interrotto di tanto in tanto dall’abbaiare lontano di un cane, o dal pianto di un neonato, o dallo stereo del vicino, o dal cellulare della villetta accanto, o dalla signora che annaffia le piante, o dal vecchio che falcia il prato, o da un aereo a reazione, o dai rimbalzi di una palla contro il muro, il Merda si sforza di guardare verso l’orizzonte e pensare a qualcosa di profondo, ma è distratto dal trillo del suo cellulare che lo avvisa di un nuovo messaggio.
Per il Merda, l’SMS è il grado massimo della comunicazione. Senza gli SMS, il suo matrimonio sarebbe andato in fumo con almeno tre anni di ritardo. Per non parlare di tutte le scopate fatte via SMS. L’ultima, proprio il giorno di ferragosto, quando una sua amica, dopo aver trovato una scusa con la suocera, si era chiusa in bagno e gli aveva scritto: “Ho la figa in fiamme e ho voglia di te”.
Voglia, non desiderio! Anche il Merda, infatti, predilige da tempo la “voglia”, eliminando, in sostanza, l’attesa stessa del desiderio. Per questa ragione, nonostante avesse appena terminato d’ingozzarsi di cotolette panate, l’idea di poter scopare con lei, subito, senza neanche dover attendere l’arrivo del caffè, lo aveva eccitato di nuovo in brevissimo tempo.
Il Merda, così, aveva risposto a quel messaggio con tutto il suo virile romanticismo: “Ho il cazzo durissimo al solo pensarti in fiamme, non vedo l’ora di scoparti”. Ovviamente, il godimento del Merda passa attraverso la sua autostima eiaculatoria, virile, non di certo intellettuale. La sua modalità d’approccio, generalmente, oscilla tra la mano sul culo e il “mi piacciono quelle come te” e questo perché, anziché impiegare il tempo a procrastinare il soddisfacimento di un solo desiderio, il Merda preferisce ottimizzarlo su più singole voglie. È come andare a fare shopping al centro commerciale con la carta di credito.
Per questo motivo, è inutile soffermarsi su quello che la donna gli racconta. No, non è la solita storia “degli uomini non ascoltano”. Il Merda ascolta tutto, è un tipo curioso, ma non è interessato ai vostri film preferiti, perché tanto, tra meno di un’ora, sarà tutto finito. La “voglia”, al Merda, piace consumarla sul posto, in modo tale da lasciarsi la possibilità di conoscere nuove persone, tutte così romantiche e sensibili.
Ore 17.36. Il Merda legge l’SMS: “Ti voglio ora”. Sorride compiaciuto di se stesso, schiaccia il tasto “rispondi”, ma prima di scrivere “sto venendo da te”, decide di godersi ancora quel cielo caldo, lasciando il tempo, quello sì, alla sua erezione, di compiersi fino in fondo.