Primo tempo

Renzi è il campione del quiz televisivo La ruota della fortuna. Inquadratura dei suoi occhi. Poi la telecamera si sposta sulle tette della valletta, Paola Barale.
Occhi di Renzi. Tette della Barale.
Occhi di Renzi. Tette della Barale… Sorge il dubbio che le stia guardando le tette. Una voce fuori campo copre le parole di Mike Bongiorno con preghiere in latino in cui i critici cinematografici, a cominciare da Enrico Ghezzi, troveranno riferimenti a predestinazione, tragedia, massoneria e cattolicesimo preconciliare.

Dissolvenza.

Renzi cammina in una strada di Firenze con lo sguardo spento. Arriva un autobus. Renzi sale. Una ragazza si alza per cedere il posto a una vecchia.
Occhi di Renzi. Vecchia seduta. Ragazza in piedi.
Occhi di Renzi. Vecchia seduta. Ragazza in piedi.
Occhi di Renzi… Sorge il dubbio che questa scena lo stia facendo incazzare. Si sente di nuovo la preghiera in latino. Inquadratura delle labbra di Renzi che mormorano sottovoce: “Mai più”. Cavalcata delle Valchirie in sottofondo.

Sequenza interlocutoria.
Spazio, stelle che implodono, collisioni tra pianeti, astronavi alla deriva in cui Enrico Ghezzi troverà echi di fatalismo metafisico.

Compare la scritta “tre anni dopo… ” su sfondo nero, come in un film d’altri tempi.

Poi vediamo Renzi durante un comizio. Muove le labbra, ma non sentiamo cosa dice. La sua voce è sostituita da un tappeto sonoro di percussioni. Inquadratura di un ricercatore italiano che prenota un biglietto per l’Australia.

Dissolvenza.

Astronavi. Spazio. Collisioni tra pianeti. Inquadratura del pianeta Terra, poi di un fiume che scorre. Renzi è sulla riva. Lancia un sasso nell’acqua. Dietro di lui c’è Paolini che sventola un profilattico. Renzi lancia un altro sasso. Per colpire Paolini.

Secondo tempo

Renzi cammina in una via di Firenze. Un uomo si avvicina a lui e scandisce queste parole: “Diritti dei lavoratori”. Renzi perde conoscenza. Si risveglia davanti a una quercia secolare. Inquadratura delle labbra di Renzi che mormorano sottovoce: “Mai più”. Inquadratura della quercia abbattuta.

Dissolvenza.

Collisioni fra pianeti, preghiere in latino, una bandiera italiana che brucia, pagliacci che ridono in una brughiera. Renzi si copre le orecchie in una stanza vuota. Bandiera rossa in sottofondo. Renzi urla.

Scritta “Cinque anni dopo” su sfondo nero.

Inquadratura di Renzi che parla in uno studio televisivo. Un uomo lo interrompe.
Occhi di Renzi. Uomo che lo interrompe.
Occhi di Renzi. Uomo che lo interrompe.
Mano di Renzi serrata in un pugno. Labbra di Renzi che mormorano: “Mai più”.

Sequenza in bianco e nero.
Tette della Barale.
Occhi di Renzi. Tette della Barale.
Occhi di Renzi. Tette della Barale.
Occhi di Renzi… Tette di Maria Elena Boschi.
“Dialettica e continuità” commenterà Enrico Ghezzi. Dirà anche: “Belle tette”.

Dissolvenza.

Renzi segue un corso di inglese. Insegnanti che ridono. Salto temporale. Capi di stato che ridono.

Finale.
Una supernova. Gli anelli di Saturno. Un tizio si getta sotto un treno. Inspiegabile piano sequenza per seguire il tragitto di una zanzara all’interno di un rudere di campagna (Enrico Ghezzi dirà: “È troppo anche per me”). Un musicante tzigano si esibisce in metropolitana. Una vecchia si alza per cedere il posto a una giovane. Il destino si è compiuto. Il convoglio deraglia. La fine.

[artwork by aMusoDuro]