(XXI secolo. In un boudoir dall’aria settecentesca avvolto in una penombra rossastra, una donna semisvestita giace sdraiata su un letto a tre piazze. La camera è circondata da specchi. La donna sembra attendere visite. Si sente bussare. La donna alza leggermente la testa.)

Mme De SAINT-ANGE: Ah, Dolmancé, siete finalmente arrivato.
DOLMANCÉ: La circonvallazione era un delirio.
Mme De SAINT-ANGE: La CGIL?
DOLMANCÉ: E chi se no? L’UGL? Non riuscirebbero a bloccare una gattaiola neanche se ingrassassero.
Mme De SAINT-ANGE: Ma ora siete qui, finalmente. Ciò che abbiamo organizzato per oggi mi ha tenuto il ventre sveglio e caldo tutta la notte.
DOLMANCÉ: Ecco, a questo proposito…
Mme De SAINT-ANGE: Solo un uomo immorale, depravato, lussurioso, apocalittico come voi è all’altezza del compito. Quello che l’illuminismo ci ha tolto e quello che l’illuminismo ci ha concesso di dare vivono in voi come materia e antimateria, sposati nell’unico matrimonio che valga la pena di consumare, quello tra crudeltà e voluttà. Ed è quello che la nostra vergine, innocente virgulta imparerà ad amare. L’educazione erotica di Eugénie, dopo quindici anni di emaciata inerzia, comince…
DOLMANCÉ: …Ecco…
Mme De SAINT-ANGE: …rà stanotte. Il solo pensare a quella morbida carne senza peccato che si ricopre di graffi, fluidi e succhi d’amore inebria le mie…
DOLMANCÉ: Eugénie non viene.
Mme De SAINT-ANGE: …
DOLMANCÉ: …
Mme De SAINT-ANGE: …non viene?
DOLMANCÉ: No.
Mme De SAINT-ANGE: Perché? Come sarebbe? Com’è possibile?
DOLMANCÉ: Ha detto che deve andare alla manifestazione senonoraquando, poi ha il cineforum lesbo, l’aperitivo al Bar Basso e poi c’ha pilates.
Mme De SAINT-ANGE: …
DOLMANCÉ: …
Mme De SAINT-ANGE: …e voi cosa le avete detto?
DOLMANCÉ: …le ho detto che le leggi di natura non tengono in alcun conto le sue inclinazioni morali, che l’universo è fatto per il disfacimento e che le stelle stesse si raffreddano. Che il calore della ribellione, ciò che pulsa nelle viscere, l’animale uomo ingabbiato nelle convenzioni sociali, insomma, tutto il pippone.
Mme De SAINT-ANGE: …e lei?
DOLMANCÉ: Ha detto “Vai a dar via il culo, vecchio rognone”.
Mme De SAINT-ANGE: …
DOLMANCÉ: Poi mi ha chiamato “laido pigliainculo”, ha intercalato con diversi “non c’ho sbatti” e “figa”, mi ha estorto cento franchi, mi ha palpato lo scroto e ha detto che la “roba” che facciamo è retrograda, maschilista, fascista e mi ha invitato ad andare a succhiellare il prepuzio a Emilio Fede.
Mme De SAINT-ANGE: …mon dieu.
DOLMANCÉ: Ha anche detto che ha delle foto di me e voi a Charenton-Saint-Maurice e che le vuol postare su RepubblicaSera. E ha scritto su twitter “Madàm Santànj #vecchiazoccolasecca”
Mme De SAINT-ANGE: …
DOLMANCÉ: …me ne sono andato. Anche perché i suoi amici hanno cominciato a sputarmi la caipiroska nella parrucca.
Mme De SAINT-ANGE: …e ora che facciamo?

(Suona un campanello. Dolmancé e Madame De Saint-Ange fanno appena in tempo a girarsi. Nella stanza entra una donna sulla cinquantina, bruna, brutta come una petecchia da vaiolo.)

DOLMANCÉ: Mon dieu.
Mme De SAINT-ANGE: Mon dieu.
ROSY LaNOIRE: Aaah. Ete a qquai ca si scopa duro e sporcu? Mena me, ca m’aggiu sfogare, bastardi rotti ‘nculu. Lu nord francese, altro che Lombardia, quiddu ete lu migliore, sempre l’aggiu dittu. Vieni qua, dolmancione, fammi vedere la torre iffèlla.

(Rosy LaNoire si denuda e si stende sul letto. Madame De Saint-Ange si alza e si avvicina a Dolmancé. I due si abbracciano terrorizzati. Rosy LaNoire, come in preda a un attacco epilettico, comincia a picchiarsi la vagina con una foglia di agave e a graffiarsi il seno con un artiglio di plastica. Dopo essersi messa a novanta, si inserisce un’ampolla di acqua del Po nell’ano e comincia a squirtare fluidi fecali e acqua di fiume sporca sugli specchi e sui dipinti.)

DOLMANCÉ: Foutre dieu.
Mme De SAINT-ANGE: Foutre dieu.
DOLMANCÉ: Io non intendevo questo.
Mme De SAINT-ANGE: Nessuno intendeva questo.
DOLMANCÉ: È orribile. Ti toglie la voglia di vivere.
Mme De SAINT-ANGE: Perché non l’avete vista piangere in aula al Senato.
DOLMANCÉ: Che facciamo?
Mme De SAINT-ANGE: Mi sa che ci restano solo gli oratori.
DOLMANCÉ: Gli oratori? C’è più sperma negli oratori che a un raduno di gangbangers. È una battuta?
Mme De SAINT-ANGE: Sì.
DOLMANCÉ: Non faceva tanto ridere.
Mme De SAINT-ANGE: Farà ridere nella sesta repubblica.
DOLMANCÉ: E’ tutto talmente triste che forse dovrei fare la battuta sul marchese.
Mme De SAINT-ANGE: Stringetemi forte e tacete.

(Madame De Saint-Ange e Dolmancé, abbracciati stretti, si lasciano cadere sul pavimento, mentre una paonazza Rosy LaNoire si apre in due l’utero con una spada celtica vibrante. La scena si ricopre di sangue, feci, liquidi e depressione. Sipario. Un sipario molto sporco.)