(previously on Lost)

“Arriva!… ” Il grido di Charlie è poderoso, segno che la canna che gli ha passato Sayid sta iniziando a salirgli: “Arriva dritta al cervello, ‘sta roba, Saddam”. “Sayid” ribadisce inutilmente l’iracheno, poi si maledice per non aver portato con sé dei missili Scud, perché dalla vegetazione giunge un rumore di passi che si avvicinano veloci. “Cazzo gli sbirri”, urla Charlie, lanciando lo spinello il più lontano possibile, ma dalla boscaglia invece emerge una bionda affannata e dall’espressione folle, con in braccio un tronchetto: Claire. Il bassista obnubilato le si avvicina e l’accarezza: “Che bello il tuo bongo”; lei lo abbraccia tenera: “È tuo figlio”, poi scoppia in lacrime. Lui lo prende con delicatezza tra le braccia, si avvicina a Sayid e gli fa: “Assomiglia tutto al mobile della mia cucina”, poi scoppia a piangere pure lui. Ben e Jack escono dal tempio e trovano i tre in lacrime, fattissimi, che fanno le coccole a un pezzo di legno. Ben si presenta come Geppetto e ottiene subito la loro attenzione, mentre Jack si unisce agli altri nelle coccole. Claire, in un attimo di lucidità provocato dalla droga, inizia a raccontare, puntandosi una torcia sotto il mento: “Rose e Bernard sono stati i primi a cadere. È successo di notte, eravamo accampati a poche ore da qui. Io stavo mettendo a letto Woody, Mr. Eko si stava allenando nel gioco delle tre carte. Rose e Bernard dormivano. Sono sbucati da ogni parte, silenzioni, lenti, con quei vestiti demodé, le espressioni bonarie, e gli opuscoli, i maledetti opuscoli… ” Claire scoppia in lacrime, ma Ben si presenta come Giucas Casella e la costringe a continuare. “Bernard e Rose li hanno presi facilmente, assonnati com’erano. Le loro parole suadenti, le voci calme: li hanno convertiti ancor prima che capissero con chi stavano parlando. Mr. Eko invece è stato un osso duro, forte della sua fede nel gioco d’azzardo. Si è lanciato su di loro bestemmiando e citando Richard Dawkins, permettendomi di fuggire col mio bambino. L’ho sentito gridare, quando ormai ero lontana… convertito anche lui”. Charlie e Sayid dormono della grossa. Ben è sconcertato, ha le mani che tremano. Jack lo fissa serio: “Tu sai tutto di quest’isola. Chi sono, Ben? Chi sono?!” Ben cade in ginocchio, con le mani fra i capelli e lo sguardo disperato: “Sono Testimoni di Geova, Jack. Testimoni di Geova”.