Il Merda è stato catturato e picchiato, per ore, da un’unità paramilitare. Ha paura, gli fa male la testa e vorrebbe bere.

Davanti a lui, a semicerchio, siede un gruppo di persone formato da ex comunisti, ex zapatisti, ex clintoniani, castristi, ex-castristi, pro-Obama, vendoliani, femministe, iscritti al WWF, grammarnazi, pacifisti, pacifisti con la maglietta del “Che”, ecologisti, indignati, animalisti, rockabilly, atei, buddisti, seguaci di Saviano e gay. In una parola sola, la sinistra italiana.

“Alza la testa, Merda, con te abbiamo appena iniziato”. La voce roca, che gli giunge ovattata, proviene da uno dei membri del commando. “Vedi Merda, noi intellettuali di sinistra con la mente aperta, il senso critico e il portafoglio gonfio, di solito siamo sensibili a chi ci chiede dell’acqua. Ma solo quella, poi basta. Perché dopo, voi piccoli uomini mediocri, voi, inutili consumatori a rate e che ora manco producete più un cazzo, ecco, voi, dopo l’acqua, non dovreste chiedere nient’altro. Un bicchiere d’acqua? Va bene. Una firma di solidarietà? Una lista di dieci cose? Una faccia indignata? Perfetto, pronti. Ma poi basta. BA-STA”.

Cristo – pensa il Merda – chi cazzo è quest’invasato?

La voce roca tossisce un attimo e riprende: “Invece no, voi ci costringete agli straordinari, a farci il culo, a dover dare sempre questo cazzo di esempio pure se poi, voi, brutte merde, continuate a fare come cazzo vi pare e piace. Merda, noi siamo stufi di dover passare il nostro tempo libero a batterci per un mondo migliore, mentre tu invece ti diverti, voti sempre per quello sbagliato e ci prendi pure per il culo sui social network. Capito? Stufi di batterci per i Panda che non scopano, le Pussy Riot o quelle cazzo di macchine a idrogeno, mentre voi, invece, vi compravate il SUV. Noi a girare per ore, come stronzi, alla ricerca del pertugio perduto e voi, merde, a parcheggiare la vostra astronave pure davanti ai portoni delle chiese. Cazzo, non è possibile. Noi amiamo il popolo, ma non questo, dove la maggioranza è fatta da persone come te. Voi dovreste essere la minoranza, non noi. Guardaci. Siamo come gli indiani d’America, che francamente a me stanno pure sul cazzo: rinchiusi dentro ad una riserva. Una riserva mentale dove siamo costretti a usare solo prodotti Apple. Certo che sono fighi, ma tu intanto usi Windows e non sei obbligato a sganciare 900 euri per un telefonino del cazzo “hungry & foolish”. Cristo, ma tu hai mai provato a scrivere sopra un iPad? Fatichi come una bestia! Per buttare giù pensieri più profondi di una freddurina del cazzo, è la morte. Una lettera per volta, gli occhi che ti bruciano dopo neanche 5 minuti, il font sempre troppo piccolo. A Jobs gli è venuto così, il cancro. Che credi? All’inizio era un brufolo sul culo, poi a forza di scrivere con la tastiera dell’iPad è cresciuto, si è moltiplicato e se l’è magnato”.

Il Merda è impressionato da quello sfogo, è senza parole e poi il mal di testa non gli vuole dar tregua. Vorrebbe dell’acqua, ma non ha il coraggio di chiederla e poi che cazzo vorrà quello da lui che l’iPhone non ce l’ha mai avuto, figuriamoci un iPad.

La voce roca continua: “Abbiamo buttato via la nostra gioventù a fare la raccolta differenziata, la doccia in 5 minuti e a berci quello schifo di caffè equo e solidale. Per non parlare della nostra dignità. Ci siamo sorbiti Cofferati, Prodi, Rutelli, Fini, i CD live di musica peruviana, il concerto del primo Maggio e Fabio Fazio. Capisci Merda? E tutto questo per non disperdere mai il voto, altrimenti vince Berlusconi, vince Grillo, vince Casini, vince pure sto cazzo!”

Il tipo con la voce roca si accascia sfinito sulla sedia. Sembra lui la vittima e il Merda il suo carnefice. Poi riprendere il suo monologo.

“I due in fondo, sì, loro, quelli con la faccia da “froci” li hai visti? Sì CAZZO, hai capito bene, quei due FRO-CI! Tu li puoi chiamare così perché tanto sei il Merda, ma noi no. Per noi sono “gay”, “omosessuali”, ci dobbiamo battere per i loro diritti, il matrimonio e l’adozione, a costo di perdere ogni elezione. Poi scopri che D&G votano a destra e non possiamo neanche insultarli. È questo l’inferno, Merda! Cazzo, ma lo sai che per colpa del femminismo, da almeno 10 anni, per pisciare, mi devo sedere sulla tazza del cesso? L’ultima volta che ho pisciato in piedi c’era ancora il proporzionale, Cristo! Capisci ora perché ti abbiamo rapito e torturato? Tu sei l’unico con cui possiamo prendercela senza sentirci in colpa. Senza che qualcuno ci possa accusare di razzismo, o di discriminazione, o di tradire i nostri ideali. Per questa ragione, tu, ora, pagherai per tutti quanti”.

(riflettori)

Il Merda: “Con la vita?”.
Il Coro: “No, con il culo”.

(sipario)