Ultimamente il Merda esce con una donna conosciuta su Internet. Una di quelle che indossa biancheria intima victoria secret e non frequenta uomini sposati. Ma non importa, perché tanto lei ha già deciso di “terminarlo”. È stato il giorno in cui lui le ha mandato un sms con scritto: “Ehi, ci 6? K fai sta sera?”

Merda, tu non hai ancora capito quanto le donne d’Internet siano sensibili a certi dettagli, come le “k” sui messaggini, le persone che non leggono i loro stessi autori e lo spoiler delle serie TV. Ah, i bimbominkia, ma non è il tuo caso.

L’ultima serie televisiva vista dal Merda la davano ancora in TV ed era il “Maresciallo Rocca”, ma ha paura a dirlo perché è ancora traumatizzato dalla scena del distributore di caffè. In realtà si vergogna pure lui stesso di quel passato televisivo e l’unica cosa da fare, è di seppellirlo nell’oblio. Sei su internet, Merda, puoi rifarti una verginità a ogni nuovo login, approfittane.

Dovresti farti anche una cultura, caro il mio Merda, ma sarebbe tempo perso, anche perché stai uscendo per andare a cena con la tipa.

Seduti al tavolo, anziché perdersi dentro la sua scollatura, il Merda si riduce ad ascoltare tutte le novità sulle ultime serie televisive degli ultimi 10 anni. Lei gli racconta ogni singola stagione, ogni singola puntata, frame, dialogo. Ore e ore di pellicole sbobinate a voce, cui segue sempre il consiglio “la devi assolutamente vedere”. Anche se già conosci il finale, non importa Merda, ti potrà tornare utile per la prossima avventura. Potrai dire subito “la conosco”, “pure questa”, “vista” “ah, fantastica, tranne l’ultima stagione” e diventare così, il primo malato immaginario di serie TV.

Al momento del dolce, però, lei passa alla prova successiva, ti fissa per un momento in silenzio e ti chiede se hai un Kindle. Tu, a quel punto le fissi le tette perché sai che non ti capiterà un’altra occasione e poi ti chiedi se hai una ragione valida per continuare a stare lì seduto. Rimpiangi anche di non aver seguito il mio consiglio di nasconderti, per sempre, su Second life. Prendi fiato e confessi di non conoscere il Kindle, poi abbassi gli occhi sul cucchiaino leccato per metà. Nello stesso istante, lei si toglie l’ultimo dubbio se farti o meno un pompino.
Per punizione, paghi la cena e torni da solo a casa.

Apri Google e digiti Kindle. Capisci che è un oggetto hitech per leggere libri senza mai possederne uno. Una cosa che non ti ha mai sfiorato la testa. Comprare un libro, per farne cosa? Ne hai già una quindicina, di cui tre letti per intero. Degli altri conosci la trama e da quando navighi costantemente in rete, hai scoperto, oltre al nome di un sacco di autori nuovi, che le Iene era un film, il regista non è lo stesso di Amelie e quando si parla di cinema e non si sa che dire, si cita Fight Club. Se lo fa prima un altro, si risponde con Kubrick, uno a scelta. Se lei ne vale realmente la pena, si nomina Bogdanovich, altrimenti passi.