Mi reco alle urne in senso elettorale, ma anche un po’ cimiteriale. Entro spedito buongiornando e dribblando e mi trovo quasi senza accorgermene dentro una cabina, con due schede e una matita. C’è il simbolo di Forza Nuova! Woah! Spettacolo! Ci dev’essere una sospensione dello Stato di Diritto! I reati non valgono più proprio tutti tutti tutti!

L’Apologia del Fascismo, per esempio e a quanto pare, è tollerata!

Figatissima: questo mi dà indubbiamente un bonus nei confronti della legge, che decido di riscuotere subito, per cui mi sbrigo a votare e poi faccio un po’ di giri e un paio di telefonate e di lì a un paio d’ore ho rimediato i tre tipi di fumo più potenti tra i reperibili in zona (il celebre Schiantacristiani, proveniente dall’Afghanistan, il Figaro Figaro, un superpolline raccolto tramite cosce di rarissime vergini parrucchiere ventenni, e il Primero Distillato di Nero, che è quello che sciolgono nel caffè a Giovanardi quando vogliono che faccia una dichiarazione sugli omosessuali) e due varietà d’erba riconosciute internazionalmente a livello 10 della scala Marley, la Risacca (che quando la fumi si sente odore di salsedine e senti i gabbiani anche se stai a Berlino) e la The Wind cries Mary, che l’ultima volta che l’ho fumata avevo 26 anni e infatti non mi ricordo niente fino ai 28, che mi sono trovato molto molto sensibile, sposato e con un figlio.

Frullo tutto, richiamo vecchie abilità e faccio su un razzetto che sembra un Uni Posca albino. Torno al seggio, mi siedo sulle ginocchia di un Carabiniere e accendo. Lui dice “Che cazzo fai?!”, io rispondo “C’è Forza Nuova nelle schede” e lui chiude “Ha ragione, fumi pure”.

Al secondo spoffo, ho la premonizione di questo paese paralizzato, con PD, PDL e MoVimento che si tengono sotto scacco a vicenda. Segue visione che inizio a raccontare al Carabiniere:

… allo stallo completo, stanno tutti sugli scranni a guardare il soffitto tranne i grillini, che sono su Skype con Casaleggio e Scilipoti che guarda sul palmare le foto di Elenoire Casalegno. A un certo punto, contemporaneamente, Bersani e Berlusconi si librano per una decina di metri da terra e diventano metallici, poi si trasformano in dei robi volanti che con due raggioni laser aprono uno sbrego nel muro, da cui entra sfanculando tutti i presenti il robo volante in cui si è trasformato Grillo. I tre moduli fanno una coreografia piena di lucine e si assemblano in una specie di Gundamone che grida ‘Go! Go! Go! GoOovernooor!’ e che racchiude il meglio dei tre. Così, Governor lancia i raggi ipnotici catodici e convince delle gran fighe a darla via di gran carriera e, già che ci sono, a portare a domicilio il rimborso IMU, minaccia l’Europa con la spada laser distruggendo la BCE a titolo esemplificativo, e tutti gli stati escono dall’euro e entrano nella lira, caca raggi Wi-Fi che connettono l’intera galassia e dissolvono le scie chimiche, minaccia coi cannoncini vulcan Marchionne che chiede scusa, sposta la Chrysler in Italia e crea sei milioni di posti di lavoro di cui quattro riservati agli iscritti FIOM, emette un peto ai raggi gamma che distrugge le celle in cui sono rinchiusi i poveracci e ― di fatto ― va ad amnistiare i reati minori. In un tripudio di acqua pubblica e scuole piene di carta igienica, gli amnistiati elaborano una legge elettorale, ché tanto peggio di Calderoli non possono fare, e i parlamentari vengono dimezzati nel senso di un preciso colpo di spada laser che li trancia da anca a anca, mentre Governor mette d’accordo i No-TAV con i Sì-TAV facendo confluire tutti nella terrorizzata corrente dei Forse-TAV. Poi Governor si annette le Cayman, San Marino e la Svizzera, costringe la Finocchiaro e la Santanchè a limonare, sconfigge la magistratura e mette al posto suo la mafia, poi fa marcia indietro e sconfigge la mafia e ci mette la magistratura, poi si ferma un po’ perplesso e, nel dubbio, si riduce lo stipendio, rivede i Patti Lateranensi e si compra Mario Balotelli e Antonio Razzi. Di nuovo.

Il Carabiniere mi guarda e dice “Lei, però, in fondo… Questa gente, questo paese, li ama…”
“Oh, sì! Che gran terra, il Giappone!”