Hanno chiuso il condominio di Friendfeed. Quello dove «che me guarda n’attimo er pupo che devo passà al volo su Facebook a fa du’ commissioni e non so a chi lasciallo?». Esatto, quello. Il Merda si alza di scatto dalla scrivania, va in bagno, prende la lametta e si rade a zero i capelli. Poi fissa lo specchio e inizia gridare: “Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Eh, non ci sono che io qui”. Il Merda ha sbroccato e non siamo neanche sotto Natale.
Uno si sbatte per trovare un gruppo in cui identificarsi, crearsi un’identità collettiva, dove il singolo svanisce a favore della massa e quando ci riesci, quelli te lo chiudono.
Il Merda continua a fissare lo specchio e dentro di sé sente crescere il bisogno di vendicare FF, di morire da utente-eroe, o anche solo di uscire per strada a sparare alla gente. Tranquillo, Merda, è tutta una questione psicologica. Ora ti spiego: c’è l’individuo singolo, uno e trino (Io, Es e Super-Io) e poi c’è la massa. Come diceva Freud e prima di lui Le Bon, tu sei tu e non conti un cazzo, ma se ti metti insieme agli altri, indipendentemente da quanto stronzi siano, ti puoi divertire un casino e fare un sacco di cazzate. È la sicurezza della massa che ti fa sentire invincibile, fino al ridicolo. Come andare tutti insieme in una piazza a gridare “Vaffanculo”.
Per esempio: ti sei appena comprato una camicia de mmerda. A casa la guardi e nella tua testa senti una vocina che ti dice: “Posta una foto in rete. Piacerà a tutti”. Quella voce è l’Es. Un attimo dopo, quando starai per farti la foto, sentirai la vocina del Super-Io che, al contrario, ti dirà: “È una camicia veramente de mmerda, lascia perdere”. In preda al dubbio, ecco che entrerà in gioco una terza voce, l’Io: “La camicia è de mmerda, ma se proprio vuoi, puoi sempre postare la foto usando il filtro instagram!”. A quel punto, dato che tutti postano foto de mmerda, ti sentirai libero di farlo anche tu. Ecco, questo è ciò che succede nella psicologia di massa. La tua personalità, per quello che vale, si annulla a favore di una collettiva. Io, Es e Super-Io te li ritrovi sotto botta a comprarsi i DVD di Grillo per 19,90€.
Capito Merda? È facile. Basta trovare la comunità che fa al caso tuo e seguire la massa. Come lo era in Friendfeed, il tuo habitat naturale. Forse era quella sensazione mista tra paesino dell’entroterra turco, concilio Vaticano e Movimento a 5 Stelle a farti stare a tuo agio. O forse il fatto che FF, come tutte le comunità, ti dava sicurezza. Invece niente. La comunità è svanita così, da un giorno a un altro e senza preavviso. Vai per collegarti a Friendfeed e scopri che il socialino non esiste più. L’impressione è che non sia mai esistito. Terribile. Ti hanno cancellato un luogo virtuale e ci soffri come se fosse reale. È come con la psicoanalisi: soffri per l’inconscio (una cosa che non vedi) ma paghi in contanti. È lo stesso con Friendfeed.
Come sempre, sei arrivato davanti al solito bar, frequentato dalle stesse persone e lo hai trovato chiuso. Senza preavviso. Il bar di paese dove tu, Merda, ci andavi volentieri perché ti eri fatto un nome e ti sentivi forte, sicuro e protetto. Sparito. Al suo posto un negozio di cellulari.
Maledetti – pensa il Merda – la pagherete. Lì c’erano tutti i suoi amichetti, la sua comunità, dove la mattina poteva prendere il caffè spettegolando con i vicini (all’occorrenza, poi, ci scappava pure la storiella con la figlia del panettiere). Quel posto magnifico, dove le giornate scorrevano via felici e spensierate, come nell’Italia del 1958, quando il Pil cresceva nonostante tutto, sulle banconote c’era ancora la faccia rassicurante di Giuseppe Verdi e la politica era una lotta tra Don Camillo e Peppone.
Certo, ci son sempre gli altri social network, con le stesse identiche persone, così come il mondo è pieno di bar, ma non sono mica tutti uguali, e poi dovresti comunque ricominciare da capo.
Il fatto, Merda, è che c’è differenza tra un bar e l’altro, tra un bar e una discoteca, un ristorante o una festa a casa tua. Anche se inviti sempre gli stessi amici, il luogo conta. In Friendfeed eri perfetto (infatti l’hanno chiuso), ma non vuol dire che sul Twitter ti andrà altrettanto bene.
In casa, solo e rasato come in Taxi Driver, il Merda ora guarda fuori dalla finestra il tempo che fu. Vorrebbe ancora scendere per strada a sparare alla gente, ma non avendo neanche un’arma, per il momento si accontenta di fare il troll sul sito di Grillo, lasciando commenti a firma Saviano.