Lo so cosa state pensando. “Oddio, il solito post trito e ritrito sulla donna in sindrome premestruale”.
Ecco, sappiate che mentre vi scrivo io sono chiuso in bagno mentre lei sta prendendo a spallate la porta. E questo potrebbe essere il mio ultimo post.
Cominciamo dall’inizio. Cosa comporta la sindrome premestruale? La risposta è semplice: chi l’ha mai capito? Un giorno è lo sbalzo d’umore repentino, da un euforico stato di allegria pucciosa, al coltello che appare da dietro la tenda della doccia, solo che al posto di Janet Leigh, ci sono io. Ma urlo uguale. Oppure ti tiene la faccia tra le mani per riempirti di bacini impedendoti di respirare, poi ti impedisce di respirare tenendo le mani strette sul collo.
Attimi di folle ilarità insensata alternati a crisi di pianto commosso.
Per 5 giorni buoni sono 50 sfumature di panico, come vivere un film in cui si alternano spezzoni dei fratelli Vanzina a documentari sui bambini soldato della Sierra Leone. Adam Sandler e Drew Barrymore, Tom Hanks e Meg Ryan, Riccardo Scamarcio e Valeria Golino, in un lungometraggio di Wes Craven.
La donna in PMS mostra evidenti segni di allergia a determinati “brand”, mentre prova un’irresistibile attrazione per altri. Vediamoli insieme.
Vileda – Guai a mostrarle un Mocio Vileda o a ricordarle il suo utilizzo primario. Lei si butterà sul letto lamentando uno stato di inguaribile depressione.
Ajax pavimenti – La donna in PMS associa l’Ajax al Mocio Vileda e cade automaticamente sul letto lamentando uno stato di inguaribile depressione.
Swiffer – Pur lamentando uno stato di inguaribile depressione e al contempo la presenza di polvere stratificata in ogni pertugio domestico, la visione dello Swiffer provocherà il collasso della donna in PMS sul letto, dimenticando la polvere e ricordandosi solo della depressione.
Omino Bianco lavatrice – Nonostante i 28 cesti di biancheria bianca, scura, colorata, mista, sintetica, cotone, lana, seta, delicata, mimetica, organica, austroungarica, pelle e latex siano stracolmi come la casa di un accumulatore compulsivo, la sola idea di riempire una lavatrice e pigiare il tasto Start porta la donna in PMS a isolarsi dal resto del mondo e buttarsi sul letto, lamentando uno stato di inguaribile depressione.
Barilla (e diecimila altri tipi di pasta) – Iddio santissimo scampi l’incauto che propone alla donna in PMS una pasta al sugo! La donna, nei 4/5 giorni che precedono il ciclo, soffre di anarcofobia. No, distromorfologia. Azz, la sapevo. Dismorfofollia? Insomma, quella cosa che porta Keira Knightley a guardarsi allo specchio e vedere Platinette. E cosa fa la nostra Keira Platinette dismorfofobica (oh, l’ho trovato!)? Esatto, si butta sul letto depressa. Poi, come per magia, si alza affamata e Iddio santissimo scampi l’incauto che non le ha cucinato otto etti di fusilli panna, salsiccia, peperoni e lardo di Colonnata. E prezzemolo, ché se non c’è del verde non è sano.
Ora vediamo i “brand” che provocano un effetto rilassante sulla donna in PMS.
Uno su tutti: Facebook. In caso di pericolo lanciatele addosso uno smartphone, un tablet, un portatile con il browser aperto sulla sua pagina Facebook. Si distrarrà dall’intento di masticarvi le viscere, per ammorbare l’internet tutto con sagaci commenti sul disagio che la sindrome premestruale provoca. E sul fatto che voi non fate nulla per aiutarla. “E LA CASA FA SCHIFOOO!”.
Ecco, ha sfondato la porta del cess… “Tieni, amore, prendi al volo, c’è Faceb…”.