“Potrai presentare come offerta volontaria un bue o una pecora
che abbia un membro troppo lungo o troppo corto;
ma, come offerta per un voto, non sarebbe gradita.”
(Levitico 22:23)
La gente non si fa più abbindolare da niente e da nessuno, solo nella verità si potranno percorrere le strade che portano al bene del Paese. Avete visto quella specie di puntino lassù, tra il Cupolone e il satellite Hot Bird 13A? Quello è lo Spirito Santo. Si vede male perché è nuvoloso. Se è nuvoloso ci sarà un motivo, no? Peccatori del cazzo. Credetemi, figli, andare a votare per il rinnovamento del Paese è un dovere per ogni buon cristiano. Cercare l’Uno al di sopra del Bene e del Male, essere un’immagine divina di questa realtà. Tutte cose che potrete fare di domenica mattina, dopo aver comprato le paste e il giornale e aver letto le ultime promesse elettorali di Berlusconi. Sempre che abbiate ordinato le paste giuste. Eleggere dei buoni rappresentanti presso le istituzioni democratiche è l’unico modo che ci è concesso per far sentire la nostra flebile voce di cittadini, l’unico modo per non restare ai margini di una società complessa e disgregata, l’unico modo per esprimere il nostro pensiero senza essere costretti a vestirci come Oscar Giannino. Il certificato elettorale che custodiamo gelosamente è il nostro attestato di buona cittadinanza, di partecipazione attiva alla vita della comunità, provate a tirarlo fuori, e leggete cosa c’è scritto. Ecco, quella è la safeword che dovrete pronunciare per evitare che chi vi sta pisciando addosso continui a farlo anche quando sarete ridotti a un impotente consiglio di amministrazione politicizzato di una banca fondata sull’umore della moglie del fantino del cavallo dell’Istrice: Gianna Nannini.
Non abbiate paura, la vostra opinione è importante. Non temete di esprimere pensieri impopolari, non seguite il pensiero dominante, ma quello che vi appare più giusto. Nostro Signore Gesù Cristo, lungi dal cedere alle derive populistiche e qualunquistiche dell’antipolitica, oggi, andrebbe a votare. Perché Cristo ama l’impegno, la partecipazione e lo spiegarsi disinteressato delle ali. Almeno a detta di Zeman. Perché Cristo ama la verità che si fa parola, anche se a Ruzzle non vale un cazzo. Perché Cristo ama i colori, coloriamo tutti i muri, case, vicoli e palazzi. Berlusconi lo sta già facendo.
Non abbiate timore di affrontare le riforme di cui questo paese ha disperato bisogno.
La riforma della giustizia, innanzitutto. La giustizia è la volontà divina che si fa azione, è la via ideale che unisce lo Spirito Santo all’animo umano, per ergersi, lux mystica, a nerboruto vessillo tra le sbarre della penitenza prostatica di Fabrizio Corona. Solo per citare un immortale verso dei Baustelle.
La riforma del lavoro, ferita sanguinante delle nuove generazioni. Lavorare è un diritto inalienabile di ogni giovane, servono nuove politiche di crescita e di sviluppo per l’Italia. Altrimenti Malattie Imbarazzanti XXL continuerà a essere popolato da grinzosi adolescenti del Montana.
Aprite le porte al diverso, la nostra è una società assediata dalle legittime pretese di popoli per secoli soggiogati, popoli ai quali dobbiamo dare risposte di civiltà e di accoglienza. A parte la vagina di Raffaella Fico, intendo. Aprite le porte al merito, cercate il successo attraverso l’entusiastico impegno esistenziale e, se necessario, imparate dalle sconfitte. Lavorate duro, qualsiasi sia il vostro ambito professionale, e cercate di migliorarvi. Se poi non riuscite, in nome di Dio, almeno impiattate quelle cazzo di polpette in modo decente. Peccatori di merda. Ma soprattutto, cari figli, fate della bontà la vostra casa. Di IMU si paga una cazzata.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Altri 4 milioni come lui e abbiamo svoltato.