Zanzara. Se il nome non richiamasse subito una rottura di coglioni sarebbe bello davvero (con tutte quelle A, quel contrasto prima/ultima dell’alfabeto, e quel suono circense). Son fatte benissimo. Quel volo fluido, senza gli angoli tipici dei voli delle mosche, quel brusio che non scade nel volgare casino prodotto dal bombo, quell’appoggiarsi sulle pareti, sul soffitto, su ogni superficie di ogni inclinazione. Tiri l’acqua nel water, può tranquillamente uscirne una zanzara incolume. Ogni tanto ne acciacco una che a rigor di logica dovrebbe stare lì ad agonizzare, e la stronza ricomincia a volare. Smontiamole e facciamoci gli aerei, cazzo.