London Calling sparata al massimo volume. Entrano, tutti nudi, come allora. A guardare quest’Olimpiade votata alla dissoluzione ci sono qualcosa come sei miliardi di persone. Gli sponsor hanno versato cifre sufficienti e volte a far perdere all’Africa il primato nel Salto dei Pasti, ripianare svariati Debiti Pubblici Nazionali nonché acquistare la Grande Muraglia e regalarla a me, che ho ideato questo fulgido piano. Mettiamo LSD nell’acqua degli atleti, nudi. Saltatori in alto che tirano giù l’asticella col pisello. Centometristi che partono in direzioni diverse e uno che salta su una Vespa e taglia il traguardo. Tuffatrici cinesi allucinate con una testa di gatto tra le cosce. Facciamolo. – van deer gaz

Vediamo il tedoforo giungere in cima alla scalinata, il fuoco della torcia è pronto a alimentare il braciere olimpico, dando il via questa magnifica festa dello sport. Ecco che il tedoforo avvicina la fiamma al braciere… e il fuoco olimpico è acceso! Magnifico! Ora vediamo il fuoco allargarsi oltre il braciere, alla struttura circostante. Ecco che le fiamme passano agli spalti, ora si allargano verso l’esterno. E lo stadio intero brucia. Anche i parcheggi, ed ecco prender fuoco tutto il quartiere olimpico, e la città, la nazione intera, ecco bruciare i continenti, uno alla volta, e tutto il pianeta è in fiamme, tutto il pianeta è in fiamme, tutto il pianeta è in fiamme! Ed è record mondiale! – mix

Che l’Inghilterra sia piena di massoni è risaputo. Se i vostri amici emigrati camerieri non ve l’hanno detto è perché i massoni ai camerieri sputano nel piatto. Ebbene, che le Olimpiadi di Londra siano fatte dai massoni ve lo dicono tutti i siti sveglia-cazzo-vi-plagiano-le-menti. Secondo i più informati, poi, i massoni alle Olimpiadi faranno comparire l’Anticristo, uno che divide il pane e il pesce in sacchetti per metterli in freezer. Ovvio che così le Olimpiadi di Londra diventano di colpo molto più interessanti delle Olimpiadi di Londra senza Anticristo. A questo punto viene solo da chiedersi: i massoni sono disponibili anche per battesimi, compleanni e matrimoni? – demerzelev

Il tempo si paralizza. I suoi muscoli si tendono. L’uomo vibra di spasmi tonici. È uno dei più grandi atleti iraniani. Una carriera votata al sacrificio disegna e anima quel corpo, che si contrae e si espande al ritmo euforico della termodinamica. Le bocche degli astanti si dischiudono in un praticello di fiorellini cremisi. Un ultimo balzo oltre l’ostacolo e la gloria dei secoli profumerà i suoi capelli d’alloro, e l’uomo vedrà il bronzo del suo viso riflesso dal re dei metalli. Un ultimo balzo. L’uomo è in aria. E li si ferma. L’aria si illumina. È troppo presto. Troppo. Il cremisi delle piccole bocche si moltiplica e tinge di rosso il campo. L’ambasciata canaglia è integra. Ventotto innocenti sono sparpagliati nel raggio di mezzo chilometro. La giuria delle Nazioni Unite impallidisce e cancella l’atleta dalla storia, umiliandolo con un triste 4,765. Ora è il turno dell’atleta israeliano, record federale di Pulizia Etnica e Bronzo a Pechino 2008 nel Waterboarding. Si guarda intorno fiducioso. Ce la farà. – woland

Mi tremano le mani, sudo. Succede ogni 4 anni. Sono in apprensione, inquieto, sento che si avvicinano. Gare di ogni tipo che sconvolgono il mio battito cardiaco, i miei nervi. Ogni pubblicità delle Olimpiadi mi provoca piccoli infarti. Migliaia di atleti da tutto il mondo arrivano per sconvolgere il mio personale palinsesto esistenziale. Piccoli Oompa Loompa isterici da cronometrare invadono il mio spazio, la mia vita. Doppio Badminton misto al posto di Squadra Speciale Cobra 11, le 5 discipline del Pentathlon moderno al posto della quinta di Jennifer Love Hewitt in Ghost Whisperer. Le imprese degli Azzurri prenderanno il posto dell’Albero Azzurro. Ogni 4 maledetti anni questi arrivano a rompermi le palle per un mese. Un esercito di suocere che nessuno ha invitato. – coqbaroque

E sono passati altri 4 anni. Io me le ricordo, le Olimpiadi del 2008, perché furono in assoluto quelle di cui non mi fregò davvero un cazzo. Ora però sono cresciuto e devo ammettere che allora avevo torto. Sono queste, quelle di cui non mi frega davvero un cazzo. Nel 2004, ad esempio, non me ne fregò un cazzo, ma non tanto quanto quelle del 2008. Quindi, il mio personalissimo podio è: Olimpiadi 2004, bronzo col punteggio di “non me ne fregò un cazzo”; Olimpiadi 2008, argento col punteggio di “non me ne fregò davvero un cazzo”; Olimpiadi 2012, oro e world record col punteggio di “ma ti giuro guarda, non me ne frega davvero un beneamato cazzo”. Confesso: nel 2012 mi son fatto anche qualche canna. Speriamo non mi tolgano il primato. – giggi

Il tedoforo sorridente, al suo passaggio tra la folla, venne assalito da un gruppo di terroristi. Legato, imbavagliato e violentato con un manico di scopa, con sopra l’effige della Regina, il suo posto venne preso da un ragazzo con i capelli tinti di rosso. In mano una finta fiaccola contenente un dispositivo nucleare. Al suo ingresso nello stadio, festante, il dispositivo venne fatto detonare con un comando a distanza. Il fungo atomico si sprigionò sopra l’intera città, polverizzando ogni cosa, tranne una decina di atleti dopati. Intanto, in un bar di Pechino, una decina di cinesi, inzuppando i taralli nella grappa, commentavano l’inaugurazione di quei giochi olimpici, dandosi di gomito: “A Zì, limortaccitua, hai visto che coreografia? Me cojoni!”. – spaam

Io me ne sbatto della tregua olimpica, per domani ho pianificato l’invasione dei mercati asiatici. Raggiunti 6 miliardi di ricavi compro 6 miliardi di scatolette di tonno e le rivendo alle popolazioni del terzo mondo per 10 miliardi. Con quei 10 miliardi compro 10 miliardi di confezioni di kleenex e le rivendo ai semafori con un ricavo del 68% lordo. Col 68% lordo compro il 44% netto delle rose rosse del mercato clandestino romano e lo rivendo alle coppiette innamorate con un tasso massimo del 21% e un ricavo minimo del 9%. Al netto degli introiti lancio un’OPA per l’acquisto della Repubblica di San Marino e ci costruisco piscine e palestre con un minimo di 50€ di iscrizione al mese, e poi vediamo alle Olimpiadi del 2016 chi si becca il primo posto nel medagliere. – waxen

Girati. Guarda, sei da solo. Quanto mancherà? Trecento metri? Trecento metri sono la distanza che fai ogni mattina per andare giù al fiume. Questa però è l’ultima volta, è quella decisiva, quella che i cronisti racconteranno in corsivo, trasformando la tua piccola vita in un cazzo di poema epico. Non scattare, non ne hai più per queste cose da uzbeko dopato, vai su del tuo passo, trascinati se necessario, ma non voltarti. Fa male lo so, ma è un corpo, mica una statua di cristallo. Lascia che si sfasci, ma corri avanti. Guarda la folla ai lati della strada, son tutti pezzi di merda, chissà per chi cazzo tifano, ma tu vai avanti, fallo per togliergli dalla faccia quel ghigno da stronzi. Solo cinquanta metri, perdìo. Per Dio. Guarda avanti. Cristo, li vedi i tre posti del podio? Ce l’hai fatta. Goditela campione, la croce più alta è la tua. – azael