Per San Valentino andrò a cena con la mia ex. La passerò a prendere sotto casa prima che arrivi il suo ragazzo. Per sicurezza, ho prenotato due tavoli adiacenti. Male che vada, finirà come l’anno scorso: lei e lui mano nella mano mentre si fissano negli occhi ed io che ordino un altro antipasto di pesce che con il primo li ho mancati. Poi aspetterò il momento in cui si scambieranno i regali, che coinciderà con la prima volta in cui staccheranno lo sguardo dallo smartphone, per guardarsi negli occhi. A quel punto, io mi siederò accanto a loro e, con l’aria di chi sta lì da più di un’ora, dirò: “Certo che si mangia proprio bene in questo ristorante!”. – spaam

Amore Mio, mi dispiace che tu ti sia risentita per il mio regalo. Volevo essere solo ironico nel donarti un orologio per scacchi, di quelli che cronometrano il tempo alternatamente, e nel proporre di usarlo durante le nostre discussioni per dimostrarti che io riesco a parlare tre minuti ogni ventisette che parli tu. Anche la proposta di filmare quei tre minuti per dimostrare che le mie parole sono sovrastate dai tuoi “Tanto lo so cosa vuoi dire”, era ironica. Io voglio che continui ad essere tu, a dettare i miei tempi. Come quando continuavi a ripetermi che era ora di farsi una famiglia e quindi mi sono trombato anche le tue sorelle. Per dirla tutta, pure tua madre, è una MILF mica da niente… – van deer gaz

E se uno è innamorato della propria auto? O del cane? Oppure è un amante della lettura. Cosa fa? Chi porta a cena, un volume della Treccani? Cosa mangia la Treccani? È per caso vegetariana, e quindi cannibale? Il cane, da questo punto di vista, è più facile, ma al ristorante non lo fanno entrare. Con l’auto la questione sarebbe ancora più complicata, per le dimensioni, anche si trattasse di un’utilitaria. La si può portare al McDrive, questo sì, ma non ci fate certo una bella figura. Mi sa che l’unica è essere innamorati di una persona. Allora mi sorge il sospetto che quest’amore, alla fin fine, è più che altro una questione di comodità. – mix

Il romanticismo è un’acefalia, una decapitazione. Difatti Valentino da Terni, santo ovviamente miracoloforo, fu decapitato. Prima di essere decapitato, lanciò un messaggio d’affetto a una ragazza cui aveva illustrato i miracoli delle fede in tutte le posizioni possibili, «firmandosi» Valentino. Ovviamente, pur essendo una puttanata che qualsiasi storico sbeffeggia ravanandosi il pacco con mano possente, ciò è più che sufficiente per instaurare una tradizione. Anche quest’anno, mi raccomando, siate ligi alle tradizioni su cui Buttiglione dice che l’Europa poggi misteriosamente e tagliate la testa alla vostra stracciacazzi. – woland

Odi et amo. Quare id faciam fortasse requiris? Non lo so, ma provare a chiedertelo in italiano, forse, renderebbe tutto più semplice. Gli opposti si attraggono? E poi si incastrano? Da quando l’amore è diventato un puzzle Ravensburger da 5000 pezzi (magnetici, perlopiù)? L’amore è un bordello, perché ti capita poche volte nella vita, ogni volta è un’esperienza del tutto nuova, e alla fine non ti rilasciano ricevuta. Ma se il nuovo millennio ci avesse portato anche la crisi dei sentimenti? Se la colpa, l’odio, la vergogna, la vendetta e l’amore che proviamo non fossero altro che surrogati dei sentimenti veri? Se fossero come uno yogurt al gusto di fragola che non sa di fragola, ma di gusto di fragola? … però, buono davvero questo cioccolato. Chissà cosa ci hanno messo dentro. – waxen