Dall’ultima lettera dell’Eroe Vittorio Mangano all’apostolo: “S., sei stato un buon amico. Mi dispiace per tutte le marachelle che ti ho combinato. So che è passato un sacco di tempo, ma ti ho versato trecento euro per riverniciarti il cancello. Quella stalla è sempre qui nel mio cuore. Ricordo ancora con simpatia le tue espressioni di bonario rimprovero e di muta approvazione quando ti facevo notare che i miaiali erano troppo magri e i magistrati italiani troppo grassi. Mi trasferisco in Svizzera con la famiglia. Non è una decisione presa a cuor leggero, ma dopo tante discussioni abbiamo deciso che con te non c’è un futuro. Spero di lasciarti un buon ricordo. Mi dispiace anche per il cavallo. Non ti arrabbiare, lo so che era più bello intero, ma la segretaria della Cancellieri non ci voleva fissare un appuntamento. Riguardati. E non scendere in cantina. Fidati”.