“Capitano Yanez!”
“Mi dica, copilota Tremal-Naik.”
“Lei esiste?”
“…prego?!”
“No, mi chiedevo, magari sono io che sono strafatto. Magari mi sto immaginando tutto, anche lei…”
“Esisto, esisto. Piloto, dunque sono!”
“…e sta guidando in un deserto, siamo pieni di sostanze psicoattive, siamo in macchina?”
“No, no. Siamo su un Boeing 777 e dietro ci son tipo 239 persone e quegli altri dell’equipaggio.”
“E non riusciamo a scendere.”
“E non riusciamo a scendere, esatto.”
“Da settimane.”
“Da settimane, sì.”
“Siamo in un limbo?”
“…come?”
“Siamo in un limbo, secondo lei?”
“Ma che dice, le sembra che stiamo andando a un’altra festa ballando in fila indiana? Ho forse un simpatico cappellino a cono, in testa?!”
“No, dicevo, tipo L O S T.”
“…tipo cosa?”
“Lasciamo perdere. Per esempio, laggiù, vicino a quello stivale, c’è un’isola. La vede?”
“Sì. Quella dove stanno tirando in salvo quei sette della Lega Nord, giusto?”
“Quella. Perché non si fanno respingere in mare? O adesso, perché non sono in un Centro di Accoglienza, in condizioni igieniche e sanitarie quasi disperate, già colpevoli del Reato di Clandestinità? Perché non sono coerenti?”
“Lei è strano anche considerando la situazione, copilota Tremal-Naik, sa?”
“L’ha visto quello vestito di bianco, al centro dello stivale, più o meno?”
“Sì.”
“Lo ha sentito?”
“Sì, ha detto alla mafia di smetterla. E allora?”
“Ah, di’… Naturalmente, loro hanno smesso subito. Si immagina?! ‘Questo ultimo pizzo devo tenerlo o vado a restituirlo?’ o ‘Che culo che ha lei, prossima vittima della Lupara Bianca, ora non la ammazzo più.’ Bravo Papa. Bastava capire la mossa.”
“Tremal-Naik, ma che dice?”
“Lasciam stare, capitano, va là. La suora che canta così così, l’ha vista la suora che canta così così?”
“Sì, e allora?”
“…e tutti, delle gran storie con ‘sta suora che canta così così. Non hanno imparato un cazzo, sono ancora in piena Sindrome di Fra’ Cionfoli.”
“La cosa, copilota Tremal-Naik?”
“Lasciam perdere. E quello che si è scavalierato prima che lo scavalierizzassero, da quassù, lo vede?”
“Mi lasci indovinare. A Costantinopoli? Fa tipo l’Arcivescovo?”
“No, no. Lasciam stare, capitano Yanez. Il mondo – là sotto – è strano, eh.”
“Anche qui, Tremal Naik, anche qui. Sono settimane che voliamo, e non ho fame né sonno. I serbatoi sono vuoti, ma è come se stessimo in sospensione e fosse il mondo, a girarci sotto. Abbiamo anche finito il caffè, ma non per questo i passeggeri sono stati presi dal panico, anche se ho acceso il cartello ‘OK, PANICO!’. È strano anche qui.”
“Già, capitan Yanez.”
“Capitano, sa cosa pensavo?”
“Cosa, mio buon Tremal-Naik, cosa?”
“Che magari, le scarpe scamosciate in origine erano state inventate per permettere agli acrobati di asciugare la macchina pur continuando a fare la verticale.”
“Finalmente una cosa sensata.”