I miracoli sono un bel problema, non c’è che dire. Anche definirli non è facile. Una sospensione delle leggi naturali? Ai credenti non so mica se starebbe bene, una definizione del genere. Dire che un miracolo è l’interruzione della norma scientifica è come dire che la religione fa da tappabuchi. E ci sono pochissimi buchi, oltretutto. Che poi, se di miracoli ce ne fossero di più, alla fine verrebbe fuori una regolarità, e allora sarebbe scienza. Punto e a capo. Un evento altamente improbabile? Difficile accontentarsi di una definizione che si adatta anche al 6 del Superenalotto. Dovrebbe trattarsi di un evento unico, tipo un 7 al Superenalotto. Difficile. C’è anche il fatto che il miracolo, oltre che raro, anzi unico, come evento, dev’essere positivo. Se all’improvviso Sondrio sparisse nel nulla, disintegrata, annichilata, parleremmo forse di miracolo? Non credo. Al limite di botta di culo.