«Mi aspettavano come si aspetta la pioggia; aprivano
larga la bocca come a un acquazzone di primavera».

Giobbe 29:23

 «Le intercettazioni? Non le seguo»
Nicole Minetti, n.c.

Madre e maestra di tutte le genti, la Chiesa universale è stata istituita da Gesù Cristo perché tutti, lungo il corso dei secoli, trovassero pienezza di più alta vita e garanzia di salvezza. Il Novara farà dunque ricorso.
Figli, Comuni con meno di 15.000 abitanti, frutti del mio seno,
con i suoi primi tepori è arrivata la primavera, la stagione che Nostro Signore ci ha donato per farci rimpiangere l’inverno. Il freddo inverno, con i suoi primi camini accesi, la stagione che Nostro Signore ci ha donato per farci rimpiangere l’autunno, con le sue foglie gialle, la stagione che Nostro Sgnore ci ha donato per farci rimpiangere l’estate. La bella estate, con i suoi campi assolati, l’estate, che Nostro Signore ci ha donato per farci rimpiangere Nostro Signore. Si risvegliano i sensi, in questa stagione. I giacinti  mostrano i primi timidi pistilli, e i neonazisti tornano a mostrare la loro vitalità. E’ doloroso e terribile, non è vero? La patria della civiltà e della democrazia in balìa di un vuoto di valori così profondo da mettere in dubbio la stessa appartenenza al consesso dei popoli civili. Un imbarbarimento e una penuria economica tali da riportare d’attualità istanze antidemocratiche e violente che credevamo di aver lasciato nel secolo scorso. Senza contare il fatto che Cinque stelle sarebbe un nome davvero bizzarro per un campo di concentramento. Ma la primavera è anche la stagione dell’amore, quel tempo iridescente in cui gli uomini si affrettano a rinfracarsi, virili e languidi, al sole, e Carla Bruni installa, languida e altera, i primi gazebo per le primarie della sua vagina. È un periodo di rinascita, ma anche di riflessione. Un periodo in cui le donne si preparano alla prova costume. Abitudine all’apparenza civettuola e superficiale, ma che può rivelarsi decisiva. Immaginatevi i crocifissi con un ciccione appeso. Non sarebbe la stessa cosa. Ma non è tutto, l’apparire, non è tutto. Figlie, fanciulle acerbe, ascoltate Gesù Cristo, custodite la riflessione, siate continenti e ritrose, fuggite la promiscuità. D’altra parte, se per mettere al mondo un bambino dovrete squartarvi come bestie immonde, forse è perché la natura ha puntato un sacco di soldi sulle galline.
E infine un consiglio di padre: controllatevi, perdìo, le brave ragazze non mangiano con l’ingoio.

Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Sempre meglio che sulle donne sposate.