Ieri, 31 gennaio 2015, è stato eletto il nuovo presidente della repubblica, Sergio Mattarella. La fumata bianca si è avuta alla quarta votazione, grazie ai voti di tutto il PD, SEL, il Nuovo Centrodestra di Gabriella Carlucci, parte di FI, 5 Senatori a vita, tra cui Giorgio Napolitano, e i quattro morotei in quota Padre Pio. Mattarella, o come amava chiamarlo la compianta moglie, “Quello”, è il dodicesimo presidente della Repubblica italiana e, in linea con quanto previsto dalla Costituzione, avrà poteri di indirizzo sulla politica estera, di veto rispetto alle iniziative legislative che prevedano l’uso della mafia nella risoluzione di conflitti tra poteri diversi, oltre ai personali poteri di annuire nel caso dovesse davvero girargli il cazzo. Per davvero intendo quando ti gira il cazzo così tanto da costringerti a sparare ai pescatori indiani piuttosto che guardarli indianeggiare. La piccola e simpatica Matta siederà alla destra di Renzi e sarà assunto in cielo dopo la fine della predica di Mentana. Nel frattempo la democrazia sarà sospesa e Bersani passerà al Palermo per vedere che si prova a perdere con delle conseguenze. Il nuovo Presidente si insedierà entro 10 giorni dalla proclamazione, in tempo per il termino ultimo di pagamento del canone RAI. Ah, il Presidente della Repubblica è tipo il capo della Repubblica, ma con briscola a coppe.