Ieri pomeriggio, alla libreria Feltrinelli Argentina a Roma, lo scrittore e saggista tedesco Adolf Hitler ha presentato, accerchiato dai fan, la sua ultima fatica editoriale: “Eine einzige Rasse”, pubblicato in Italia da Mondadori col titolo “Un’unica razza” e tradotto da Serena Dandini. Come Hitler ha spiegato in un italiano quasi impeccabile frutto dei suoi anni di studio a Torino, quella che propone nel suo volume è una tesi assolutamente d’avanguardia, che molti potrebbero non accettare. Hitler è infatti convinto che, oltre all’inapplicabilità del concetto di razza riferito all’uomo, come aveva scritto nel suo “C’è un solo uomo sulla Terra”, tutte le creature viventi sul pianeta devono essere considerate appartenenti a una sola specie, e per tale motivo ogni individuo deve cooperare con qualsiasi altro, uomo, animale o pianta che sia, per il fine della felicità. Alla fine dell’incontro Hitler, affabile come sempre, ha autografato decine di copie del suo volume.