Buongiorno bambini e benvenuti all’ora settimanale di cultura del sospetto ed educazione cinica. Io sono la vostra maestra, ma come presto imparerete, potrei essere una serial killer affamata di sangue, una pedofila, oppure una violenta psicopatica.
Prendete posto come vi è stato insegnato: tutti con le spalle al muro, e cominciamo, ma mi raccomando, non voltatevi, ché basta un attimo…
Cominciamo con la solita citazione del nostro più insigne rappresentante: Giulio Andreotti.
A pensar male si fa peccato ma quasi sempre s’indovina.
Adesso da bravi, prendete carta, penna e mutande di ferro, e cominciamo la lezione.
Da che mondo è mondo, le cose non stanno come sembrano. Gesù fu fregato dal padre, ai troiani regalarono la statua di un cavallo con dentro i nemici, Zeus si finse cigno per violentare una donna, per non parlare di Polifemo! Gli altri ciclopi ancora lo pigliano per il culo per quella storia di “Nessuno”.
Perché la cultura del sospetto è tanto diffusa in Italia? Per due motivi principali:
1) Siamo un popolo di fessi creduloni.
2) Nel 90% dei casi, effettivamente, ci sono secondi fini in tutte le azioni commesse in questo Paese.
Ma facciamo qualche esempio:
“È tutto un magna-magna” è un’espressione idiomatica molto in voga, nasce dal sospetto che in ogni affare di Stato ci sia una dazione di mazzette dovuta soprattutto ai terribili disservizi del servizio pubblico. Ovviamente non può essere vero, però… Tangentopoli, Spese Pazze, Lazio-gate, Mafia Capitale, il Mose, l’Expo, la Camera di Commercio a Palermo.
“La ricerca in Italia è in mano ai baroni”. Non può essere vero, però… tutti figli, nipoti, amici, concorsi truccati, fuga di cervelli.
“Rubano pure sui materiali per costruire scuole ed ospedali” Non può essere vero, però… L’Aquila, l’Emilia, i tetti delle scuole che cadono sugli alunni.
“Mangiano sulla salute degli altri” Dai, chi può essere così abietto? Però… appaltopoli, malasanità, industrie che inquinano spudoratemente.
Ma nella vita quotidiana? Candide creature, quel ragazzo carino con cui chattate quando i vostri genitori non guardano, probabilmente è un 70enne bavoso che si masturba guardandovi dalla webcam. Quel banner che vi avverte che avete un premio è una trappola che vi porta in qualche sito tranello. Le 12 console che i vostri genitori vi regalano servono perché così giocate e non gli rompete i coglioni.
Adesso facciamo un esercizio pratico: cosa viene a fare la maestra qui? Bravo, Antonio, vengo qui perché prendo lo stipendio e per fare il filo al maestro della terza b.
Problema: la mamma va al mercato e torna a casa con un kg di pere. Visto che ci ha messo 2 ore, cosa avrà fatto veramente? Avrà chiacchierato con le sue amiche? Visto le vetrine? Oppure si sarà fatta dare una bella ripassatina dal fruttivendolo?
Bene, per oggi abbiamo finito! Mi raccomando ragazzi, state con il culo parato e se uno sconosciuto vi offre una caramella, prendetegli il portafoglio e scappate!