La vita è un dono di Dio. E si sa, a caval donato non si guarda in bocca. Se Dio vi ha donato la vita, ve la dovete tenere, per forza. Come il soprammobile che vostra zia Adelina vi ha regalato per il matrimonio e che non avete mai capito se raffiguri un cavallo impennato o la piazza di Gubbio. Potete nasconderlo, ovviamente, ma gettarlo no, perché zia ogni tanto capita, e bisogna farglielo trovare al suo posto. Anche se è completamente cieca da un occhio e le mancano 9/10 dall’altro: quell’unico grado lo conserva apposta per controllare che il suo regalo venga apprezzato. Con Dio è la stessa cosa. Non a caso è raffigurato come un triangolo con in mezzo un occhio.

Se invece Dio non vi ha donato la vita vuol dire che non esistete, quindi siete a posto.

Dio vi ha dato la vita. Poi vi ha dato il libero arbitrio. A quel punto dev’essersi reso conto del problema, e ha creato tutta una serie di personaggi che fanno le sue veci in terra e che controllano che vi teniate il sacro dono, indipendentemente dalla vostra volontà. Costringendovi anche, se necessario. Questi guardiani si presentano in varie forme: preti, parlamentari DC, medici obiettori, Paolo Brosio.

Paolo Brosio è stato talmente tanto davanti al Tribunale di Milano, in collegamento per il TG4, che alla fine ha visto la Madonna. Questa gli si è rivelata in forma di consigli editoriali, così lui ha deciso d’intraprendere la strada delle pubblicazioni-testimonianza e di andare in missione in libreria. Di lui, se volete decidere della vostra vita, non c’è da preoccuparsi. Almeno finché non acquistate un suo libro.

I parlamentari DC, colpiti dalla piaga delle tangenti all’inizio degli anni 90, sono stati vittime di una diaspora. Loro e i loro eredi, mimetizzandosi fra i cosiddetti moderati, stanno lentamente riappropriandosi dei posti di comando. Per ora potete dormire sonni tranquilli, ma sappiate che è solo questione di tempo. Non è un caso se quella di gravità è una delle quattro forze fondamentali nell’Universo. Tutto, prima o poi, finisce per riaggregarsi al centro. Fatevene una ragione.

I preti sono ovunque. Come i sampietrini, non per niente. C’è la crisi delle vocazioni, è vero, ma Papa Francesco non è stato eletto a caso. La strategia di marketing basata sul buon pastore sta già funzionando. Presto ci saranno più volontari di leva nell’esercito di Dio che sfigati ai casting del Grande Fratello. Anche nello scenario più catastrofico la Chiesa ha comunque un clamoroso asso nella manica: le donne-prete. Dice: non si può. Sì, come dare le dimissioni da papa. Certo.

Nonostante il loro numero e la presenza ubiquitaria, a imitazione del loro datore di lavoro, dai preti si può avere scampo. Il fatto è che i preti, di professione, fanno i preti. Cioè, non esistono gommisti-preti, bibliotecari-preti, vigili urbani-preti, saldatori-preti. Se andate in macelleria il venerdì mattina, e chiedete delle bistecche di maiale, non v’imbatterete mai in un macellaio-prete che vi dica “Non le mangerai mica oggi?” o addiritura ve le neghi. Se vi portate un mignottone in un hotel di periferia nessun receptionist-prete vi scaccerà al grido di “Non le permetterò di fornicare!”. Insomma, se volete fare quel che vi pare e piace con la vostra vita, potete farla in barba ai preti, basta evitarli.

Ed eccoci al vero scoglio: i medici obiettori. Si tratta di gente che, per motivi diversi, non è riuscita a sfondare nel campo del sacerdozio: volevano diventare preti ma non ce l’hanno fatta. E ora vogliono vendicarsi. Come Marco Mengoni, che voleva fare il designer. Questi proto-sacerdoti hanno intrapreso una carriera che ha a che fare con la vita da un punto di vista squisitamente tecnico, ma, essendo preti dentro, vogliono gestire anche l’aspetto etico. La vita è un dono di Dio, e dovete tenervelo. Non possono costringervi, è vero. Non possono obbligarvi a portare a termine una gravidanza indesiderata, è vero. Ma a loro non serve. A loro basta smettere di fare il loro lavoro, invocando l’obiezioni di coscienza. Se ce ne sono 1 su 20, pace. Ma se ce ne sono 2 su 3 (anzi di più, ché la media nazionale è intorno al 70%) vincono loro, c’è poco da fare.

Son fatti così. Per loro la vita è sacra.

Ricordateglielo, la prossima volta che vi prescrivono degli antibiotici.