(Sul palco un lungo bancone da bar-tabaccheria. Il barista, corpulento, sulla cinquantina, è intento ad asciugare dei bicchieri. In un angolo due anziani avventori seduti a tavolino giocano a carte. Nell’angolo opposto un giovane si dà da fare a un videopoker. A bancone un uomo gira il suo caffè senza mai berlo. In alto, sopra il bancone, un televisore sintonizzato su un telegiornale. Su tutto campeggia una scritta luminosa: “Bar Italia”. Entra un uomo dall’età indefinibile, vestito elegante ma demodé; zoppica vistosamente e ha la testa piegata in avanti, come faticasse a sostenerla. È lo Spirito critico)

Spirito critico: Mi fa un caffè per favore? Decaffeinato.
Barista: Un deca in arrivo!
Uomo a bancone: (rivolto allo Spirito critico) È sicuro?
Spirito critico: Di cosa?
Uomo a bancone: Del decaffeinato.
Spirito critico: Sì, guardi, sono già nervoso di mio.
Uomo a bancone: Lo dico per lei…
Anziano a tavolino: Eh! Glielo dica glielo dica!
Spirito critico: Dirmi cosa?
Uomo a bancone: Ma lo saprà di sicuro…
Altro anziano a tavolino: Glielo dica glielo dica!
Spirito critico: Cosa?!
Uomo a bancone: Il decaffeinato, saprà bene che è cancerogeno.
Spirito critico: Non mi risulta.
Barista: (servendo il caffè) Ma non li stia a sentire, non li stia. E voi là, pensate a giocare a carte.

(Lo Spirito critico beve il caffè. Appena lo ha finito entra una donna bellissima, mozzafiato, vestita di rosso. È la Fallacia argomentativa)

Fallacia argomentativa: (sfilando verso il bancone) Socrate bevve il decaffeinato. Socrate è morto. Il decaffeinato è cancerogeno.
Uomo a bancone: Lo vede, lo dice anche la signorina.
Spirito critico: Guardi… Ah! (lo Spirito critico non riesce a concludere la frase perché vittima di una forte fitta al petto. Resta per qualche istante piegato dal dolore)
Anziano a tavolino: Gliel’ha detto gliel’ha detto!
Barista: Signorina, mi dica.
Fallacia argomentativa: Un caffè, grazie. Ce l’ha il Lotto?
Barista: Sì. Vuol giocare?
Anziano a tavolino: Giochi giochi!
Fallacia argomentativa: Sì. Quali sono i ritardatari?
Barista: Il 5 a Milano non esce da 119 estrazioni.
Fallacia argomentativa: Allora questa volta deve uscire per forza. Me lo gioco.
Spirito critico: In realt… Ah! (lo Spirito critico è di nuovo colpito da un’improvvisa fitta, sempre al petto. Si aggrappa dolorante al bancone. Nessuno sembra prestargli molta attenzione)
Barista: (voltandosi verso il televisore che trasmette un servizio sul terremoto) Guarda te che disastro.

(Tutti si voltano a guardare le immagini, in silenzio, per alcuni istanti)

Giovane: (tornando con l’attenzione al videopoker) Sì che l’avevano anche previsto.
Barista: Davvero?
Giovane: Non lo leggi Internet?
Anziano a tavolino: Non li leggi i giornali?
Altro anziano a tavolino: Non li leggi, eh?
Barista: Allora! Zitti un po’ voialtri lì.
Fallacia argomentativa: Sì, c’è un macchinario che li prevede, i terremoti.
Spirito critico: Verament… Ah! (ancora una volta lo Spirito critico è colto da una fitta al petto. Resta piegato, stremato)

(Entra la Morte, con la classica tunica nera, incappucciata, e con in mano una grande falce. Si avvicina al bancone)

Barista: Desidera?
Morte: Niente, grazie. Vado di fretta.
Barista: Come vuole.
Anziani a tavolino: (guardandosi un po’ timorosi, a bassa voce, all’unisono) Sarà mica qui per noi?
Morte: (chinandosi sullo Spirito critico) Su, è ora di andare.
Spirito critico: Sì, portami via che è meglio.
Barista: (mentre la Morte e lo Spirito critico si allontanano lentamente) Ci sarebbe un caffè da pagare.
Morte: Faccio io. (paga)
Spirito critico: Grazie.
Morte: Non ti ci abituare.

Uomo a bancone: (mentre la Morte e lo Spirito Critico escono di scena) Gliel’avevo detto, io, del decaffeinato.
Fallacia argomentativa: Vedi, a non star a sentire la gente?
Anziani al tavolino: Gliel’aveva detto gliel’aveva detto!
Barista: (gridando, rivolto allo Spirito critico uscito di scena) Non stia a preoccuparsi! La morte non è mica la fine di tutto!
Spirito critico: (fuori scena) Speriam… Ah!

(Sipario)