Hai deciso che la sposerai. Dev’essere per via delle tette: quarta misura, sode, carismatiche, accoglienti, incuranti della gravità. Sono le tette della tua vita, e pertanto colei che le fa sussultare in una maglietta su cui è disegnata la faccia di Ligabue è la donna della tua vita. Ma c’è un problema, più grande di quelle tette. La tua donna non solo ha pessimi gusti musicali, ma è anche una grillina fondamentalista. Per farla contenta dovrai fare sì con la testa quando dedicherà slanci lirici a Di Battista. Non potrai ammazzarti dal ridere come tutti gli altri dinanzi all’ennesima gaffe di Crimi. Dirai cazzate come “guarda, una scia chimica” o “Babbo Natale e quelli della vecchia guardia si stanno spartendo la torta”. E la tua disperazione sarà accompagnata dal sottofondo di Ligabue. Ne vale la pena? Per un paio di tette da copertina dell’Espresso di qualche anno fa? Sì, sopporterai tutto questo. Ma sarai costretto a trovarti un’amante imbevuta di razionalismo scientifico. La incontrerai clandestinamente in un motel e finalmente parlerai di cose sensate con qualcuno.