Interstellar è il nuovo film di fantascienza di Chris Nolan, quello che ha fatto i film su Batman in versione hipster.
In Interstellar la Terra nel futuro è sull’orlo del collasso, infatti una strana e misteriosa piaga scassa senza alcun motivo tutti gli aspirapolvere e le scope elettriche, provocando danni non coperti dalla garanzia. Il pianeta dunque si ritrova coperto di polvere e l’umanità è costretta ad abbandonare i suoi sogni di progresso e conquista perché altrimenti non ci ha tempo per spolverare casa.
Cooper, il protagonista, ha dovuto mollare il suo lavoro di pilota spaziale per stare dietro alla pulizia dei mobili, in particolare dopo che la moglie si è suicidata pur di non dovere affrontare la vetrinetta con le bomboniere.
Cooper ha due figli, uno truzzo e una che è nerd e secchiona e tutti odiano, compresi i genitori, infatti le hanno dato un nome bruttissimo nella speranza che prima o poi decida di spararsi: Murphy.
Murphy è convinta che ci sia un fantasma in camera sua che le fa cascare i libri e le scambia le pillole anticoncezionali con le tic-tac.
Un giorno il fantasma fa apparire una strana scritta sulla finestra della camera di Murphy, LAVAMI STRONZA: Cooper capisce che è una scritta in codice binario, la analizza e scopre che è l’indirizzo della NASA.
Arrivato alla NASA, il capo della NASA e sua figlia Amelia (che lavora lì soprattutto grazie alla meritocrazia) rivelano a Cooper una sconvolgente verità, ovvero che l’umanità non ha speranze, perché dopo aver distrutto tutti gli aspirapolvere, la piaga distruggerà lavatrici, lavastoviglie e, infine, farà venire mosse tutte le selfie.
L’unica speranza è quindi partire per una missione suicida e trovare un pianeta dove l’umanità possa stabilirsi e trovare una nuova casa, pulita questa volta. Murphy si arrabbia perché non vuole che il papà la lasci, ma Cooper le promette che quando sarà di ritorno le comprerà un F10 Malaguti. Lei risponde: grazie papà, avevo proprio bisogno di un motore a scoppio per studiare meglio i principi della termodinamica e lui prende la prima navicella pur di non avercela più tra i piedi.
A questo punto partono in quattro: Cooper, Amelia, uno di colore per le quote negre dei film e uno che deve morire perché è solo una comparsa.
Devono scegliere tra quattro pianeti, ma per quanto simili alla Terra non tutti hanno alla fine le giuste caratteristiche: uno non ha le prese giuste per gli aspirapolvere, un altro ha solo come compagnia della luce Sorgenia, su un altro puoi usare solo Swiffer Dusters.
Nel frattempo, a causa della teoria della relatività, una sosta in un autogrill di un pianeta ha fatto passare ventitré anni sulla Terra e così, tornato sull’astronave, Cooper scopre di avere tremila chiamate senza risposta su Skype e ottocentomila messaggi su WhatsApp; è un momento molto toccante e drammatico.
A questo punto partono tutti i colpi di scena: la missione era una bufala che serviva solo a spendere i fondi dell’Unione Europea prima di perderli. Si scopre chi è il fantasma. Si scopre chi tradisce. Si scopre che l’amore è una forza quantificabile secondo la meccanica quantistica all’interno di una entropia gravitazionale. Si scopre che Interstellar ha praticamente la stessa trama de La casa sul lago del tempo.
Cooper, allora, per cercare di fermare l’emissione incontrollata di spiegoni scientifici anti-buchi di sceneggiatura che potrebbero distruggere l’universo e i coglioni di tutti, decide di gettarsi dentro un buco nero. Lì, per l’ennesimo paradosso spazio temporale, torna indietro nel tempo, becca la dottoressa Ryan Stone di Gravity che cerca di fare manovra a marcia indietro con la Soyuz, i due si sposano e vanno a vivere insieme alle porte di Tannhauser.
Consigliato a tutti quelli che stanno mettendo i soldi da parte per viaggiare con la Virgin Galactic.