Andare a scuola non sarebbe così male, se non fosse per il grembiule. Il grembiule lo odio. Qualcuno la chiama divisa, però è la stessa cosa, è il grembiule. Insopportabile. Tutti conciati uguali. Così non vi sporcate i vestiti, dice. Si sporca il grembiule, va comunque lavato, siamo punto e a capo, dico io. Così non si distingue il ricco e il povero. Infatti non lo vedo Alessandro che la mattina lo portano col Cayenne e invece della merendina ha il catering. Dice siete tutti uguali. Dico no sant’iddio che non siamo tutti uguali: abbiamo storie, pensieri, sogni differenti. Siamo interi universi di diversità. E non ce n’è uno migliore dell’altro, per forza, dico. Però in seconda elementare mica m’ascolta nessuno.