Fëdor è il mio migliore amico. È un Pincher di tre anni e mezzo che riesce a fiutare un cubetto di hashish a centinaia di metri di distanza. Io e Fëdor ci facciamo le chiuse assieme. Quando a lui viene voglia di uscire, io lo porto nelle vie dello spaccio, lì Fëdor punta uno degli spacciatori, aspetta che si distragga un attimo e gli salta addosso. Un unico morso ben assestato, lo spacciatore è a terra, sanguina, ma non grida. Gli chiedo: “Dov’è che la tieni?”, lui me la porge, tutta. Andiamo a casa Fëdor, ne giro una e poi ci facciamo una maratona di telefilm.