Io non so come sarà combattuta la terza guerra mondiale, ma posso dirvi che la quarta inquinerà molto poco (Albert Einstein).
Un domani, senza più l’uso del petrolio, avremo solo tram e bus elettrici, macchine elettriche o a pannelli solari. Treni, aerei, missili, navi spaziali elettriche! Energia elettrica ricavata da pale eoliche. Dai pannelli solari. Dalla battitura delle dita sulla tastiera. Tutte cose che già a partire dalle navi suona un po’ strano. Un po’ poco. Basteranno mai delle semplici batterie al litio a spostare un traghetto della Tirrenia? A far decollare uno space shuttle? Ad illuminare una città sotto le feste? Ma, soprattutto, i mezzi militari, anche loro saranno tutti e solo elettrici? (appunti di un fisico armeno risalenti al 2018, ritrovati sotto la metropolitana di Parigi).
A causa della crisi energetica nel triennio 2024-27 e allo scioglimento parziale dei ghiacciai del polo Sud, la desertificazione del Giappone e l’affondamento dell’Olanda, gli Stati Uniti di Donald Trump Jr. approvarono i nuovi trattati di Kyoto Beach e presero la decisione di eliminare, per sempre, i combustibili fossili.
Di conseguenza, anche l’intero reparto militare venne rinnovato con i nuovi mezzi da combattimento a bassa emissione di CO2 qui sotto elencati.
La Portaerei Saratoga, la prima del nuovo corso energetico, il fiore all’occhiello della marina statunitense, venne inizialmente munita con il sistema di navigazione A.B.B.A.. Dentro la vecchia sala macchine, 41000 militari sincronizzati grazie ad una App impiantata sotto la pianta del loro piede, pogavano ininterrottamente tra di loro al suono degli ABBA, dando così una spinta pari ad un motoscafo da 5 posti, per una velocità massima di 2,4 nodi. Nella seconda versione, quella aggiornata e potenziata, i militari vennero rimpiazzati con propulsori al burro di arachidi.
L’Enterprise e la Barack Obama, invece, furono successivamente equipaggiate con le batterie ricaricabili dei Nokia 3310. L’energia per ricaricarle sfruttava le onde del mare. Niente a che vedere, invece, con i sottomarini classe “Delphino”, trainati direttamente da 2 cetacei modificati geneticamente dalla McDonald’s e che garantivano anche un 40 minuti di navigazione no-stop.
Per i mezzi di terra, grosse speranze furono riversate sui nuovi carri armati Sherman a trazione metafisica. Il motore – opera postuma di Stephen Hawking e Rocco Siffredi – veniva alimentato con onde corte provenienti dal cervello di un adolescente del Maine mentre guardava video porno. Ovviamente funzionavano principalmente tra le 19 e le 4 del mattino. Per le missioni più pericolose, invece, si poteva anche usare il vecchio prototipo del motore a spinta manuale, purché si combattesse in discesa.
Grande entusiasmo, invece, per l’aviazione. I caccia F-16 tornarono a volare grazie al motore a blasphemia, inventato da un fisico italo-veneto. Andò comunque perfezionato perché tendeva a riscaldarsi durante il volo. I bombardieri Stealth, invece, furono rimpiazzati dai più ecologici Deltaplani Stealth. Di solito erano dei deltaplani armati di bombe a mano e guidati da ex esodati.
I missili a lungo raggio vennero eliminati e sostituiti con cartelli di protesta, alcuni anche molto sboccati. In compenso, i missili terra aria a corto raggio furono riequipaggiati con un motore a propulsione magnetica. I piani erano ancora segreti, ma pare sfruttassero la capacità intrinseca dei magneti di staccarsi dalla porta del frigo e provocare energia per “gravitazione”.
Ovviamente, i tempi di una guerra si allungarono in maniera patetica.
Durante la XIX Guerra del Golfo, la portaerei Saratoga impiegò 14 mesi solo per prendere il largo dalle coste del New Jersey. Giunse a destinazione con 4 anni di ritardo, a guerra terminata. In quella guerra, sul campo morirono 13000 soldati alleati e 4 kamikaze, ma i livelli di CO2 non si spostarono di un millimetro.
Il successo spinse gli organizzatori a ripetere l’evento non appena fossero arrivate nuove truppe.
Per quanto riguarda l’alimentazione dei soldati, anche qua ci furono grossi cambiamenti: i paracadutisti e le truppe d’assalto furono gli unici a mantenere una dieta a base di grassi insaturi, fritti e zuccheri. Gli altri furono tutti convertiti ad un menu vegano. I Marines poterono mangiare uova di tofu una volta a settimana, mentre quelli del genio seguirono una speciale dieta macrobiotica. I corpi speciali furono addestrati al crudismo, tranne i copiloti dell’aviazione, tutti fruttariani.
Il problema più grande rimasero, comunque, i treni. Esclusa l’alta velocità alimentata con reattori nucleari a basso contenuto di Coca Cola Light e Mentos, i treni regionali e gli Intercity soffrirono maggiormente il cambio delle politiche energetiche. La vecchia stazione TAV in Val di Susa venne riconvertita nello snodo più grande del Mondo per i treni regionali di prossima generazione. Le nuove motrici, al contrario delle vecchie che montavano ancora il propulsore ad annuncio ritardo treno, avrebbero funzionato direttamente con le turbine speciali a proteste sindacali. Dovrebbero spostare fino a 3 vagoni da 40 posti l’uno su una distanza di 12 km.
A causa della resa ancora molto bassa si continuano a studiare tutt’ora alternative valide.
Una sfida aperta alle nuove generazioni.