Ultimamente, Alfano ha detto e ribadito che se non ci fossero loro al governo – tra l’altro: nel ragionamentone del delfino berlusconiano declassato a mitile ignoto c’era anche lo Ius Soli – si aprirebbero le porte alla legalizzazione delle droghe leggere e alla regolarizzazione delle coppie di fatto. Questo ha subitaneamente scatenato ringraziamenti accorati – di vario tono, natura e colore – rivolti a divinità vere o presunte.
Comunque, dato che sono semplicino, mi piace davvero pensare che – non ci fossero loro – queste cose verrebbero davvero fatte, anche se lo so che in fondo non è vero, per cui mi intristisco.
Quando mi intristisco, di solito arriva qualcosa di inaspettato a salvarmi: questa volta, si tratta del faccione rubicondo di Carlo Giovanardi, con coda di Maurizio Gasparri (che è uno che se si mette a fissare qualcuno per ipnotizzarlo, in una sala gremita di gente, alla fine viene ipnotizzato quello che Gasparri fissava e anche un altro, quattro o cinque posti più in là). Sì, perché quando non ce la fai più a incazzartici, finisce che ti fanno ridere.
Insomma, bello intristito, mi imbatto in questo filmato:
Nei primi 30″, mi scaldo con un simpatico giovane che ha imparato bene la salmodia della “limitazione della libertà di espressione”, che mi informa che dietro agli omosessuali ci sono delle lobby e che vuole difendere il diritto dei bambini a avere un padre e una madre. Biologici. Ma anche no. Maschio e femmina, comunque. Meglio in orfanotrofio che con due papà o due mamme, insomma. Dev’essere un conto pari: non fate i furbi, orfanelli.
La Roccella (NCD) ripete la filastrocca della libertà di espressione. Sì, perche questi lo sanno, erano nel Popolo della Libertà e nella Casa delle Libertà: a quanto pare, se qualcuno ha libertà, la toglie a te, che ne hai meno, e questo non va bene.
Dal 40″, la Roccella non vuole parlare di droghe leggere, quindi è palese che ragiona così ma che non ha neanche l’attenuante di aver fumato.
Al 55″ appare il mio eroe, quello che il sangue dietro la testa di Aldrovandi “è un cuscino”, che ci spiega come fumare faccia venire i buchi nel cervello. Però niente, lui e Gasparri, mai fumato, penso. Mah. Nessun accenno al fatto che il costo del proibizionismo della cannabis (sommando repressione e mancati introiti fiscali) ammonta a circa sei miliardi di euro all’anno.
Da 1′ e 38″, a proposito di buchi, Gasparri. Dato che questo è un blog di cose da ridere, vorrei ribadire: Gasparri.
A 2′ e 7″, una mamma ci spiega che se i genitori della leva dei ’60 avessero cresciuto i figli come hanno fatto i loro, di genitori, non ci sarebbe problema. eroina a mezza gamba, in quegli anni, generazioni falcidiate. O forse, è successo solo qui in provincia.
A 2′ e 25″, Malan (FI) ci spiega che molti aspettano la legalizzazione per risolvere i problemi della vita con la marijuana e l’hashish. Che scemi, con tutto l’alcool che c’è in giro. Se gli fai osservare che anche Berlusconi ha firmato i referendum in merito, Malan indossa i guanti da specchio e riesce a non dire “Avrebbe firmato anche un libro con Gomez e Travaglio, pur di rompere i coglioni sulla giustizia”.
Ma quello che mi ha sollevato l’umore ve l’ho nascosto, come un prestigiatore che mostra una mano e con l’altra esegue il trucco: tornate al mio eroe. Dal minuto 1′, per pochi secondi, Giovanardi usa – alla Manifestazione in difesa della famiglia, dove tutti difendono i nostri piccini – i termini “fanciullesco” e “bambinesco” in accezione dispregiativa, come a significare “sprovveduto”, “poco accorto”. Che, secondo me, è una cosa enormemente contraddittoria, è come friggere il tofu nello strutto, come usare un deodorante che profuma di tonno, come dar via il culo per non perdere la verginità.
Grazie Giovanardi, mi fai ridere. E, dopo, non ho neanche fame.