È sempre una tragedia quando questi poveracci provenienti da nazioni che è inutile nominare, tanto sono simili nel loro ospitare guerre, povertà, fame, ingiustizie e discriminazioni, invece di morire laggiù, uccisi da guerre, povertà, fame, ingiustizie e discriminazioni, arrivano a morire a un passo da noi. Se morissero lì dove sono nati, ce li terremmo lontani dagli occhi e dal cuore, e non saremmo costretti a pensare che se loro, laggiù, sono tormentati da quelle tragedie, è perché, in qualche modo poco evidente ma pur vero, noi siamo in pace, più o meno benestanti, mangiamo, e se ingiustizie e discriminazioni ci colpiscono possiamo denunciarle. Non saremmo costretti a pensare che quei poveracci, anche se non siamo noi direttamente a procurarcelo, sono il carburante che fa muovere il nostro stile di vita. Allora forse non è come dicono in molti, che siamo diventati freddi, indifferenti. Forse ci facciamo semplicemente schifo, e preferiamo volgere lo sguardo.