La crisi di governo, Renzi, la staffetta… certo. Ma il vero grosso problema degli italiani è: come faccio a troncare la relazione con la mia ragazza? Sì, insomma, come faccio a scaricarla senza che mi attacchi dei pipponi infiniti per giorni e giorni?
Partiamo dal caso più semplice: non siete sposati, non avete figli e i genitori di lei vi odiano. Certo, ha le tette grandi come piacciono a voi ed è pure automunita, ma non vi basta più, così prendete coraggio e iniziate a cercare le parole giuste per scaricarla. Sembra facile, ma occhio alla prima regola: non esistono parole giuste. Segue il corollario alla prima regola: le parole giuste vi verranno in mente solo due settimane dopo, quando ormai vi avrà attaccato il pippone, piangendo per tutta una notte.
Evitate allora frasi di consolazione tipo “no, ma figurati, ci stavo pure bene con te” o cose tipo “ho bisogno dei miei spazi”, quando lo sanno tutti che passate il tempo libero tra PlayStation e cellulare. Tirate fuori le palle e dite che non l’amate più. Se non ci riuscite, buttatela sul patetico. La mancanza del lavoro, la mancanza di prospettive, una malattia incurabile, che so, tipo quella di Tiger Woods.
Se invece siete sposati, ma senza figli, fatevi due conti e, se proprio volete divorziare, datele almeno il tempo di trovarsi un amante. Vi tornerà utile dopo, in qualsiasi aula di tribunale.
Se invece, oltre che sposati, avete pure dei figli, lasciate perdere. No sul serio, fatevi un’altra amante anche a costo di mantenerla voi stessi. Vi costerà comunque di meno.
Vediamo, poi, i casi delle relazioni a distanza. Intanto definiamo la distanza. Sotto i 100 km o le 2 ore di macchina non rompete i coglioni: non è una relazione a distanza. Vi potrebbe capitare di peggio, tipo una che vive fuori dal Raccordo Anulare mentre voi siete al centro di Roma.
Sopra i 1500 km, invece, più che amore a distanza si tratta di patologia legata a una qualche mancanza di autostima. Andiamo, non vorrete farmi credere che un’altra come lei non riusciate a trovarla più vicino! Chi cazzo siete, Crimi? Se invece state tra i 100 e i 1500 km è un amore a distanza e son cazzi vostri. Potete scaricarla con la scusa della distanza, ma allora perché siete andati avanti così per anni? Non tiene. I costi? Neanche. Anche perché vi conosco bene: parlate tanto dei soldi che non avete e poi siete i primi a farvi il nuovo iPhone. Fate come me: scopatevi un’altra, tipo la prima incontrata in qualche karaoke. Convincetevi che sia lei il vostro vero grande amore. Chiudetevi a casa sua per tutto il week-end e dateci dentro come due adolescenti che hanno appena scoperto l’Amiga500. Poi, il lunedì mattina, quando uscirete per andare al lavoro, mandatele un sms con su scritto “mi sono scopato un’altra per 2 giorni di fila. Meglio se non ci vediamo più”. Mi raccomando, ricordatevi di firmarlo o potrebbe fraintendere e vi toccherà passare 3 ore al telefono per darle spiegazioni e dettagli poco piacevoli.
I genitori di lei vi adorano. Be’, fatevi adottare, ma non vedo perché dover sopportare la figlia per tutto il resto della vita. Se proprio non ce la fate, scopatevi la sorella. Certo, è un po’ forte, ma dopo una settimana vi sarà passato tutto. Pure i segni delle cinghiate del padre.
Se invece è una di quelle intellettualoidi, ve la dovete giocare bene. Preparate un discorso a effetto, magari citando qualche filosofo greco, che so: Fabio Volo. Se proprio volete essere sicuri, fate delle prove a casa, magari con qualche ex. Regola fondamentale: non fatela parlare troppo e tenetela sempre a distanza di sicurezza. Colpite ai fianchi e poi allontanatevi. Se la lasciate boxare, vi distruggerà.
Vediamo ora la situazione peggiore. La state per lasciare, ma le è appena capitato qualcosa di brutto, tipo il gatto che ha vomitato la peperonata, l’esame della patente andato male, la madre che è appena morta di overdose. Molti, a questo punto si fanno intenerire e pensano che non sia il caso d’infierire. Sbagliatissimo. È il momento migliore, invece. Lei la butterà subito sul destino cinico e infame, con quella frase idiota del “ecco vedi, capitano tutte a me”. Perché allora non farla contenta? Datele la mazzata finale, un abbraccio forte forte e, soprattutto, sforzatevi di piangere. Non troppo o lei vi seguirà a ruota. Un paio di lacrime, un colpo di tosse, una roba così. Se non siete sicuri di farcela, lasciate l’auto in doppia fila. Nessun maschio resiste al richiamo del carro-attrezzi.
Quando avrete fatto, tornando a casa, mi raccomando: non mettetevi subito a scorrere la rubrica del cellulare in cerca di qualche trombatina facile. Soprattutto, non ditele che ora siete libero. Quella che ve l’aveva promessa, ora che vi siete mollati, non ve la darà più.