La mancanza d’iniziativa e i vermi che vi escono dalle orecchie sono i classici sintomi di un organismo morto, ma prima di arrivare a questo, ci sono almeno altri 7 segnali che vi diranno che siete morti.
1. Alito cattivo. La bocca secca con i residui di cibo al suo interno, dopo qualche giorno, permetterà ai batteri di crescere e moltiplicarsi causando così l’alito cattivo. Il consiglio: per tenere la bocca idratata, da morti, è bene farsi impiantare un impianto irrigante appena sotto il palato. Se serve una dose extra di freschezza orale, aggiungeteci un rametto di menta, un chewing-gum o anche delle caramelle, da scegliere preferibilmente senza zucchero. Con una di quelle che trovate sulla scrivania del notaio ci tirate avanti per almeno mezza eternità.
2. Irritabilità. Tutti quanti diventiamo più suscettibili con il passare del tempo e l’aumentare della decomposizione. Diventa impossibile anche compiere il gesto più semplice, tipo grattarsi l’orecchio, agitare le dita dei piedi, ordinare una mignotta su Escort.org. In realtà, questa condizione vale più per le donne che per gli uomini e la conferma arriva dallo studio condotto dallo Human Racist Performance Laboratory dell’Università del Connecticut: su un campione di 25 donne morte, il 67% non solo risultava più irritabile degli uomini, ma mostrava anche tutti quanti i segni di una condizione pre-mestruale. Il consiglio: fare sport tutti i giorni e seguire una dieta ricca di minerali.
3. Voglia di dolci. Dopo la morte, si tende a confondere il bisogno di sesso anale con mammiferi di grandi dimensioni col desiderio di uno spuntino, meglio ancora se dolce. “Con l’avanzare dell’età, il senso della vita non sempre è presente – sottolinea il Prof. Beltrami – e in ogni caso, alle alte temperature estive, quando la bara si surriscalda e l’ambiente intorno si fa molto “Fiamme dell’inferno”, l’organismo morto tende a voler masticare zuccheri.” Il consiglio, allora, è di optare per dei succhi di frutta, frutta fresca o frullati da installare sotto le ascelle del cadavere prima di sigillarlo dentro la bara.
4. Pelle poco elastica. Avete mai provato a dare un pizzicotto ad un cadavere? Dopo dovete correre subito a lavarvi le mani, o leccarvi le dita, che come minimo vi viene via mezzo epitelio, tutto l’endotelio, le mucose, i muscoli e se siete stati troppo energetici, pure qualche porcoddio misto a pezzetti d’osso. Il consiglio: come per l’alito cattivo. Tenetevi idratati. Fatevi una bella bara ad immersione, ma con acqua demineralizzata o tra 400 anni sarete voi il nuovo brodo primordiale per qualche nuova forma di vita.
5. Scarsa condizione fisica. La morte riduce la pressione sanguigna, abbatte l’attività cerebrale con conseguente stop nella produzione di ormoni, perdita del tono muscolare e della libido sessuale. Il consiglio: è il caso di sfruttare il vostro abbonamento annuale alla palestra. Lo avete stipulato a gennaio, in vista della prova costume, ma anche se l’estate per voi si è conclusa con largo anticipo, approfittate per mantenere almeno un minimo di condizione fisica. Come dice sempre la dottoressa Kim Larson, dietista sportiva nonché portavoce della Academy of Nutrition and Dietetics, “Photoshop fa miracoli, ma almeno proviamo ad andargli incontro.”
6. Guida pericolosa. Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista “Physiology and Behavior Under Unknown Circumstances”, guidare da morti può essere pericoloso esattamente come mettersi al volante sotto l’influenza dell’alcol e delle preghiere del tardo pomeriggio. La conferma arriva dal numero di errori commessi dopo due ore di test in un simulatore: il 47% degli uomini di ritorno da un pranzo di battesimo guidava peggio di un qualsiasi autista della FedEx in India, astemio. Il consiglio: se siete morti, fate guidare qualcun altro e godetevi il viaggio sdraiati nel bagagliaio.
7. Capogiri. La morte può causare capogiri o svenimenti, soprattutto quando ci si alza in piedi troppo velocemente da una posizione seduta o sdraiata. L’Esorcista, il film, è un esempio classico di cosa accade quando vi alzate di botto dal letto. Il consiglio: il calo dei liquidi che si ha con la morte, o la vomitata a getto, si riflette anche sulla pressione del sangue, che può ridursi al punto da causare un collasso cardiocircolatorio, con sintomi che vanno dallo svenimento alla perdita di coscienza. Meglio allora farsi aiutare da qualcuno prima di lasciare la bara per andarsi a fare un giro.