Il buonismo mi ha veramente mantecato le palle. Basta co’ sta storia che tutti giustificano tutti. Evviva il bullismo e abbasso il papa.
Dico basta a chi smania per raccontarti i suoi problemi per creare quel feeling che gli permetta di pensare che ha un amico in più. Io non sono tuo amico. È dalla seconda metà degli anni novanta che il depresso soft va di moda. Basta!
E poi, alla fine, il bel tenebroso è sempre quello che tromba più di tutti. Basta! Caro bel tenebroso, tromba quanto vuoi, ma non mi rompere i coglioni.
Non mi interessano le riflessioni sulla vita e sull’amore. Non ne faccio io di questi pensieri quindi non vedo perché debba sorbirmi quelli degli altri.
Sarà il caldo che fa un passo avanti e due indietro, ma io dico basta! È praticamente impossibile trovare una persona serena che non ti scarichi addosso le questioni più assurde: “mia nonna sta male perché io sono innamorato di uno sposato che sta con sua madre che picchia il padre di un mio amico che non mi parla più da quando quando non c’è dialogo nel traffico e piove troppo per trovare un parcheggio e fermarci a riflettere se esista vita dopo la morte”.
E se dopo la morte ci fosse la Morte Nera? Se ci si ritrovasse tutti chiusi in pub fumoso con un biliardo senza palle e un televisore senza presa scart? Con birra calda ed in fresco solo Bacardi Breeze? Col cesso rotto e luci al neon? Tutti li a rovesciarci addosso i problemi esistenziali più assurdi e noiosi. E non ti puoi ubriacare che la birra è calda e allora ti scoli 78 Bacardi che ancora non sei nemmeno brillo, ma in compenso con una mano sulla spalla dell’amico da consolare non puoi far altro che ruttare fragorosamente, annuendo vistosamente così da rassicurarlo che sei presente, vigile e comprendi il suo dolore; che poi in quel momento è anche il tuo e forse preferivo m’avessi regalato un calcio in bocca.
Per questo motivo non voglio morire. Per questo e anche per una questione di igiene: i morti puzzano, e se puzzi non scopi.