Ora che il Paese sembra uscito da quella fase di elaborazione del lutto, possiamo provare a ricostruire il dramma che si è consumato.
Travolto dagli “scandali” più infamanti, quelli in cui non compare neanche l’ombra di una figa, le pressioni della politica, dei cittadini di Roma, del Vaticano, la crudeltà degli hashtag e – soprattutto – di Rita dalla Chiesa: “Roma malridotta così penso che non lo sia mai stata dai tempi di Nerone! Roma e i romani meriterebbero un trattamento migliore”, Ignazio si è dimesso.
Lungi da me voler semplificare una vicenda così complessa con pochi caratteri ed un pugno di tweet, se così non fosse sarei il vostro Presidente del Consiglio.
A dare il triste annuncio il gotha del giornalismo in prestito a Poltrone & Sofà, che tra un plastico e l’altro twitta:
I tweet di politici vip e gente comune affollano la TimeLine in attesa di quello che conta, quello definitivo, l’hadouken dei tweet:
Dai, Matteo, di’ qualcosa di sinistro!
Roma è libera, e lo è anche la coscienza di molti:
Il PD, accusato di aver voltato le spalle al sindaco, risponde in modo chiaro e netto…
…ma forse non abbastanza.
D’un tratto, in un giorno senza campionato e con la Metro fuori servizio, qualcuno decide di scendere in piazza per esprimere solidarietà al sindaco dimissionario, ma forse anche per toccare con mano il cambiamento:
Lo ammetto, non sono rimasto del tutto indifferente al dramma di un uomo, così, non avendo una donna al mio fianco, mi son schierato:
Ignazio sta ancora aspettando e lotta insieme a noi.
Con un po’ di ritardo, infine, arrivano anche gli opinionisti d’eccellenza:
A questo punto penso di non evere più dubbi
Forse è giunto il momento di lanciare l’hashtag #Marinorimettiti
[artwork by aMusoDuro]