Antonella Clerici: Strolghino, Signor al-Baghdadi!
Abu Bakr al-Baghdadi: Eh? Ah, davvero facciamo la battuta del “Salam”?
Antonella Clerici: Io mi occupo di cucina, devo essere precisa nelle denominazioni o le associazioni DOP e IGT mi denunciano.
Abu Bakr al-Baghdadi: Appunto, vedo che ha il capo scoperto.
Antonella Clerici: È perché ho visto la fiction “L’Oriana”.
Abu Bakr al-Baghdadi: E sarebbe?
Antonella Clerici: Oriana Fallaci, la giornalista che ha tolto il velo davanti a Khomeini.
Abu Bakr al-Baghdadi: E che mi frega, io parlo della Prova del Cuoco. Lei ha sempre il capo scoperto, ma lo sa quant’è antigienico? Quanti cuochi ho impiccato – per un capello nell’agnello – ed un pelo nel gelato.
Antonella Clerici: Ma lei è un poeta!
Abu Bakr al-Baghdadi: Mi diletto, mi diletto. Adoro i poeti arabi, anche i preislamici, eh, come Omar Khayyam. Ma il mio debole sono la poesia provenzale e i Troubadour.
Antonella Clerici: Ecco, grazie per averli citati. Lei i topinabour come li cucina?
Abu Bakr al-Baghdadi: Capisco che la nostra propaganda possa sembrarvi brutale e sanguinaria, ma noi gli infedeli li sgozziamo e basta, non li mangiamo.
Antonella Clerici: Che spreco, la sentisse Bigazzi. Ma mi dica, ora che ha tutta l’attenzione dei media, ci vuole dire cosa si mangia durante un assedio? Com’è la cucina a Kobane?
Abu Bakr al-Baghdadi: Guardi, ci siamo rimasti poco, e quel poco mi è bastato, l’ho anche scritto su Tripadvisor. Quando siamo arrivati c’erano 3 ristoranti, sempre vuoti. Nessun cliente, nessun cameriere e neanche un cuoco: un motivo ci sarà!
Antonella Clerici: Quindi, facevate digiuno?
Abu Bakr al-Baghdadi: No, assolutamente. Abbiamo preso i due ostaggi giapponesi e li abbiamo messi in cucina. Non lo dice nessuno, ma è grazie all’ISIS che Kobane ha avuto il suo primo ristorante di sushi.
Antonella Clerici: Sushi tutti i giorni?
Abu Bakr al-Baghdadi: Ma manco uno! Lo sa quant’è lontano il mare da Kobane? Facevano delle pallette di riso con dentro un’acciuga. Dopo 3 giorni li abbiamo ammazzati. Nemmeno il riscatto abbiamo aspettato. Avevamo un alito che avremmo perso la guerra solo sbadigliandoci in faccia.
Antonella Clerici: Quindi Kobane non ce la consiglia. E adesso che siete in Libia, va meglio?
Abu Bakr al-Baghdadi: Beh, nel Mediterrano il pesce c’è: basta spostare i corpi. È che abbiamo finito i giapponesi, ne avevamo solo due. A saperlo prima… Solo che i ragazzi sono così, esuberanti.
Antonella Clerici: L’Europa, e in particolare l’Italia, si sente minacciata da certe vostre dichiarazioni e sulla vostra volontà di invaderci. Dobbiamo avere paura?
Abu Bakr al-Baghdadi: Ma no, è che c’ho ‘na voglia de supplì e de pizza scrocchiarella. Avessimo un ostaggio romano, o anche napoletano, me la sarei già fatta fare. In forno a legna!
Antonella Clerici: Ma avevate le due ragazze italiane in ostaggio. Non poteva farsi preparare una pizza da loro?
Abu Bakr al-Baghdadi: Ma chi, quelle due? Prima di rilasciarle abbiamo provato a darle in moglie, a darle come schiave, a darle in affitto, alla pari, in Erasmus, niente. Non le voleva nessuno. Anzi, ringrazio il governo italiano per essersele riprese.
Antonella Clerici: Vi hanno anche dato un po’ di soldi, mi pare. Si parla di 12 milioni.
Abu Bakr al-Baghdadi: 12 milioni in biglietti dell’EXPO 2015 e la promessa di assumere come volontari 10mila guerriglieri. Secondo lei perché siamo venuti fino in Libia? Se ci muoviamo ora arriviamo giusto giusto per l’apertura dell’EXPO.
Antonella Clerici: Lei mi sta dicendo che all’EXPO ci saranno come volontari migliaia di pericolosissimi terroristi islamici? Secondo lei non faranno controlli?
Abu Bakr al-Baghdadi: Per distribuire gli appalti li hanno fatti?
Antonella Clerici: Un punto per il Peperone!
Abu Bakr al-Baghdadi: Mi ha chiamato peperone?
Antonella Clerici: Scusi, l’abitudine. E per finire: mi dice qualcosa in arabo?
Abu Bakr al-Baghdadi: السلام عليكم
Antonella Clerici: Ma che carino! Che vuol dire?
Abu Bakr al-Baghdadi: Salam Aleikum.
Antonella Clerici: Ma è facilissimo! Ci provo: السلام عليكم
Abu Bakr al-Baghdadi: Strolghino!