Cantante, presentatore, produttore, politico, naufrago, figlio di Pooh: oggi ci ha lasciato Francesco Facchinetti.
Nasce nel 1980 da un mal di testa di suo padre Roby e da allora la sua vita è un successo sfrenato. Giovanissimo, entra in Comunione e Liberazione, che poco dopo mollerà. Nessuno conosce il motivo dell’addio, ma il New York Times afferma che se ne sia andato per volere di Gesù, adombrato dal carisma di Facchinetti nel gruppo.
Con l’inizio della carriera solista, Francesco Facchinetti raggiunge la consacrazione assoluta. Nel 2003 pubblica il suo primo singolo di successo, La canzone del capitano, devastando tutti i record di vendite e stregando la critica musicale. Mischia gli Stooges alla musica dodecafonica, cita Ungaretti nel verso come Travolta balleremo insieme/i dischi di una volta/e poi in coperta/se non ti basta/mi sfilerai l’uncino: il mondo scopre un immenso talento. La canzone del capitano fa da singolo apripista all’album capolavoro di Facchinetti, Bella di Padella. Tina Turner ne farà una versione R’n’B, intitolata Beauty of Frying Pan.
Uomo dal multiforme ingegno, nel 2004 arriva a L’Isola dei Famosi e la trasforma, con Aida Yespica, in Laguna Blu. Il mondo dello spettacolo tuttavia non è l’unico campo in cui eccelle. Nel 2014 decide di aprirsi anche ad attività imprenditoriali e crea lo smartphone Stonex One, il primo cellulare che non naviga, non fa foto, non vibra, ma pensa.
Impegnato anche nel sociale, ha creato un’associazione benefica, la Newco, che si occupa di salvare dalla fame migliaia di youtubers falliti. Grazie a lui gente come Francesco Sole, Emis Killa, Chiara Biasi e Selvaggia Lucarelli non sono finiti a cucire palloni da calcio. Il suo impegno sociale ben presto evolve e sfocia nella creazione di un movimento politico. Dapprima questo movimento doveva aprirsi alla bellezza della democrazia diretta. Dopo però che i fan su Facebook hanno scelto di chiamarlo F.I.G.A., Federazione Italiana Giovani Ambasciatori, Facchinetti decide di mollare la democrazia e di creare un’app che ha rilanciato la moda dell’assolutismo illuminato.
Francesco Facchinetti lascia un vuoto incolmabile nella vita culturale, musicale, artistica e politica italiana. Lo piangono le tre figlie e le compagne di una vita: Alessia Marcuzzi, Wilma Maisol, Tina Turner, Kate Moss, Dilma Rousseff e Claudio Cecchetto.