Amico, consigliere, compagno, animale del marò: ci ha lasciati oggi Argo, il cane indiano di Salvatore Girone.
Nato nel Kerala nel 2009, decide di intraprendere la carriera attoriale iscrivendosi ai corsi della Julliard School a New York, senza successo. Il giudizio degli esaminatori è inappellabile: per loro è un cane. Così Argo è costretto a tornare con la coda tra le gambe in India.
Muove i primi passi nel rutilante mondo di Bollywood in produzioni di enorme successo, tra cui spicca il musical sulla vita di Capitan Findus. L’India gli tributa onori e gloria e Argo diventa una star del subcontinente indiano.
Conosce Salvatore Girone nel 2013 ad un convegno all’ambasciata italiana sui modi per fare soldi con le battute sui marò. Tra i due nasce un fortissimo sodalizio, chiacchierato e a tratti scandaloso. Argo negherà sempre ogni illazione, ma molti accusano che il malore di Massimiliano Latorre sia stato causato dall’improvviso distacco di Girone.
Nel 2016 però Salvatore Girone lascia l’India per tornare per sempre in Italia. Nonostante le suppliche di Argo, Girone gli fa capire che non c’è spazio per lui nella vita che lo attende in Italia. Inizia dunque per Argo una parabola discendente che non conoscerà riscatto. Le parti a lui assegnate diventano sempre meno a causa dei problemi causati dalla sua dipendenza dai croccantini. Nemmeno la vita privata tornerà a decollare dopo la dipartita di Girone. Proverà a cercare la compagnia di altre cagne come labrador, chihuahua e barboncine, e Giulia Latorre, invano.
Verrà ritrovato da una cameriera messicana esanime in una vasca da bagno dello Chateau Marmont. L’autopsia rivelerà che la morte è stata causata da un abuso di whiskey e lettiera per gatti.
Argo lascia un vuoto immenso nei nostri cuori, in quello di Girone e nel giardino dell’ambasciata italiana. Lo piangono i marò, chi ha sfottuto i marò, Giulia Latorre, i pescatori indiani.