C’è vita prima della morte? E dopo sarà ancora possibile leggere le email? E poi, è discriminazione dare fuoco a chi non ha una gmail o è il solito populismo da circolo di canottaggio? Innumerevoli domande affiorano nella nostra mente, senza trovare risposta. La vita, questo enorme teatro dove nessuno vuole fare più la parte del pubblico, richiama a sé innumerevoli questioni irrisolte e ci spinge a commentare oltre il dovuto. Commentare senza sosta, commentare tutto, commentare per sentirsi vivi.
E così Leonardo, cittadino informatico che lavora il primo maggio, ci regala il suo punto di vista su un mondo in cui realtà e finzione si mischiano come olio, uova e limone in una maionese sul punto di impazzire. Il potente spettacolo continua, e tu puoi contribuire con un verso. Quale sarà il tuo verso?
Omaggi e solidarietà anche a te, Leonardo, che come noi ti sei ritrovato a lavorare il primo maggio, a differenza di tanti altri che non riescono a farlo nemmeno il resto dell’anno. Tu con i tuoi uno e i tuoi zero, e noi a muovere le fila di questo guru, a cui ormai diamo del tu, quasi come fosse davvero di carne ed ossa.
Ma forse siamo rimasti gli unici che si ostinano a non prenderlo troppo sul serio, perché, come ci fa notare Anna M. Calderini, la salute e i consumi vanno discussi nel modo più pragmatico possibile:
Ora, Anna, volendo essere pignoli, dovresti fornirci anche età e altezza, perché così è difficile valutare quei 55Kg. L’approssimazione ne uccide più della pignoleria, ed è per questo che Claudio Auriemma, preoccupato, ci chiede:
Vai tranquillo Claudio, noi Casalegglo guru, ma buono, non come Dio. Non chiederemmo mai ai nostri seguaci di sacrificarci un figlio. Persiana intesa come tapparella. Altrimenti avremmo parlato di veneziane, nel senso di donne della laguna.
E poi, mettersi contro Dio significherebbe mettersi contro la Chiesa e il suo Messia che – come ci fa notare Nicola Costanzo – in questi tempi di crisi son costretti anche loro a dividersi le spese:
Caro Nicola, è dunque Dio quello che paga l’affitto e che si tiene a carico un carrozzone grande come il Vaticano e un figlio disoccupato di 33 anni? Bamboccioni ante-litteram, nepotismo, clientelismo: tutti concetti che si possono facilmente ritrovare nella Bibbia, leggendo una parola sì e tre no.
Un’altra domanda senza risposta ci arriva da Antonello Laiso, invischiato nell’immensa ragnatela di Babele che è il web:
Sì Antonello, è quello il nostro linguaggio. Soprattutto quando i nostri gatti si sdraiano sulle nostre tastiere.
Concludiamo con una nota di speranza, quella portataci da Gaspare Lucia:
Che Montesquieu fosse a sua volta un fake? Che Mazzini fosse un’invenzione di altri diecimila debosciati in cerca di divertimento, quando ancora non esisteva la TV a pagamento e la gente correva in piazza a fare la rivoluzione? Chi lo sa? Ma grazie lo stesso signor Gaspare.